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La Vera Vite

Spirito Santo

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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

martedì 16 marzo 2010

Riflessioni....Risonanze....Scorriamo la IV Settimana di Quaresima

Martedì - Gv 5,1-16
Capita ai fedeli di ogni religione di riporre la loro speranza in segni e luoghi particolari, ove si ritiene che la presenza della divinità sia particolarmente segnata ed efficace. Al tempo di Gesù si radunavano intorno ad una piscina numerosi malati di ogni genere; questi quando l’acqua si agitava s’immergevano convinti che il primo di loro che scendeva veniva guarito dal suo male. Una sfida contro il tempo, una sfida tra poveri ed infermi. Uno di questi, malato da trentotto anni, isolato e senza speranza, che vedeva da sempre vanificato ogni tentativo di calarsi nella piscina, sempre battuto da qualcuno più sollecito, attira l’attenzione di Gesù. Su di lui egli vuole operare un «segno» che indichi a tutti la nuova acqua in cui tutti si possono immergere e tutti possono trovare la salvezza. Egli ne aveva parlato privatamente durante una delle visite notturne che Nicodemo faceva al Signore. Rinascere nell’acqua e nello spirito è la novità del Cristo, è il sacramento del Battesimo e il nostro «passaggio», la nostra pasqua. Anche una donna aveva ascoltato e sperimentato il discorso di Gesù sulla nuova acqua, che purifica e rinnova. La salvezza ormai non è più solo un annuncio ed una promessa, ma è la realtà del Cristo che tutto rinnova, che si presenta all’umanità come l’unico salvatore del mondo. Ci sorprende ancora e ci irrita la grettezza mentale e la miopia spirituale dei Giudei, legati ancora ad un passato ormai deformato e logoro. Si appigliano ancora alla legge antica e alle minuziose prescrizioni della legge e mentre si scandalizzano che il malato guarito, obbedendo a Gesù, prenda sulle spalle il suo lettuccio in giorno di Sabato, non sono capaci di riflettere che proprio loro impongono sulle spalle della gente pesanti fardelli che loro non osano toccare neanche con un dito. Cristo ci ha liberati da tutti i pesi delle nostre infermità, ci ha liberati anche dal pesante fardello delle legge perché ci ha dato il comandamento nuovo dell’amore. Monaci benedettini Silvestrini
Per un confronto personale. Padri Carmelitani
• Hai mai avuto un'esperienza simile a quella del paralitico: rimanere molto tempo senza aiuto? Com'è la situazione di assistenza ai malati nel luogo dove ti trovi? Percepisce segnali di solidarietà?
• Cosa insegna oggi questo a noi?

7 commenti:

  1. Cristo ha sommerso l'universo con flutti divini e santificanti. Egli fa scaturire per gli assetati una sorgente d'acqua viva, che zampilla dalla ferita che la lancia ha aperto nel suo costato. Dalla ferita del fianco di Cristo è uscita la Chiesa, ed egli ha fatto di lei la sua sposa.
    Origene

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  2. Ci sono sofferenze che non sono croci che salvano, ma pesi insopportabili che schiacciano; ci sono sofferenze che stroncano e spingono alla ribellione. Queste sofferenze sono un male, uno scandalo, come il peccato.
    R Voillaume

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  3. All'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù levatosi in piedi esclamò: chi ha sete venga a me e beva" (Gv 7,37). La prima condizione per ricevere lo Spirito Santo non sono i meriti e le virtù, ma il desiderio, il bisogno, la sete.
    Padre Raniero Cantalamessa

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  4. Gesù è colui che conosce l'infermità in tutta la sua estensione, in tutta la sua profondità e intensità. E tanto basta per renderlo fratello di ogni uomo che piange e soffre; fratello maggiore, fratello nostro.
    Paolo VI

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  5. Quando in un cuore discende lo Spirito Santo è bene essere assolutamente silenziosi per sentire chiaramente la sua voce e capire la luce che ci dona.
    S. Serafino di Sarov

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  6. L'uomo deve entrare nell'oceano di un amore che ha dappertutto la sua riva e non ha fondo in nessuna parte.
    M. Blondel

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  7. Ecco allora il mio esercizio del giorno: attingerò all'acqua della vita che è Cristo stesso. Non si tratta anzitutto di seguire un codice di comportamento o di adempiere a certe pratiche religiose; si tratta piuttosto di lasciarmi guardare da Lui, investire dalla Sua presenza: si tratta soltanto di lasciar risuonare le Sue Parole dentro di me, e così essere toccato da Lui, e poter, solo allora, prendere il mio lettuccio e seguirlo.
    Eremo San Biagio

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