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La Vera Vite

Spirito Santo

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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

venerdì 26 agosto 2011

Venerdì della XXI Settimana del Tempo Ordinario

 Ecco lo sposo! Andategli incontro!

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora». Mt 25,1-13

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Saggezza e stoltezza: un altro binomio, un’altra antinomia. La parabola ci mette sin dal principio sull’avviso. I due termini sono già stati usati dall’evangelista. In Matteo 7,24-27 ci sono due costruttori che edificano l’uno sulla roccia (il saggio) e l’altro sulla sabbia (lo stolto). Lì dunque si tratta di fondare la propria vita sull’ascolto e la pratica della Parola del Signore, oppure sull’ascoltare e non fare. In questa parabola la sapienza consiste nella previsione: l’incontro conlo Sposo dev’essere preparato in anticipo. Non è qualcosa cui si possa rimediare all’ultimo momento:sono furbizie che non servono.
Essere discepoli di Gesù, insomma, non ci si improvvisa. Occorre, al contrario, una virtù solida, capace di non lasciarsi sopraffare dal sonno e sorprendere dalla stanchezza. C’è sempre un «momento opportuno» nella vita di un cristiano e allora o si è pronti, o non lo si è. Il ritardo di Dio lo si deve mettere in conto, ma non è lecito farvi dei calcoli.
Non è la lontananza, o la vicinanza temporale dell’ultima venuta del Signore che impreziosisce un tempo, ma il fatto che in ogni tempo Egli può arrivare. La vera questione è sapere o non sapere aspettare.

dal Giornale "a Sua Immagine"

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