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La Vera Vite

Spirito Santo

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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

giovedì 25 agosto 2011

Giovedì della XXI Settimana del Tempo Ordinario

 Tenetevi pronti.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.
Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni.
Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti».

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Servo fidato, o malvagio? È l’antitesi che ci presenta la pagina deVangelo. La parabola non immagina due servi, dalle opposte caratteristiche ma descrive un solo personaggio davanti al quale si prospettano due comportamenti opposti. «Ma se quel servo….». La fedeltà e l’infedeltà non appartengono necessariamente a due diverse persone, ma sono una realepossibilità per ogni uomo. Ciascuno di noi deve scegliere ogni giorno e vivere nella fedeltà, o nell’infedeltà. Singolare è il fatto che la parabola non si sofferma a descrivere le ragioni per le quali il servo potrà essere premiato. Su questo, il racconto rimane nel generico. Più dettagliato, al contrario, è l’agire malvagio che merita la punizione.
Essere cattivo vuol dire trattare male gli altri e vivere da dissipato.
All’origine di questo comportamento malvagio c’è la caduta dell’attesa.Spadroneggiare sugli altri, spassarsela e vivere senza sospetti: questo significa non essere più vigilanti, come ai tempi di Noè in cui si mangiava e beveva senza accorgersi dell’imminenza del diluvio. L’abbrutimento morale di questo servo è la conseguenza pratica di tale dimenticanza. La punizione è drammatica: sarà radiato dalla comunione col suo padrone e messo insieme ai simulatori. Conseguenza sarà la rabbia eterna: «pianto e stridore di denti».
dal Giornale " A Sua Immagine"

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