Mercoledì- Mt 5,17-19
"Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento". San Paolo in una delle sue lettere aggiunge: "compimento della legge è l'amore". Poi, per farci meglio comprendere come sia avvenuto il compimento lo stesso apostolo afferma: "la legge dello Spirito, che dà vita in Cristo Gesù, ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte. Infatti ciò che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo ha reso possibile: mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e in vista del peccato, egli ha condannato il peccato nella carne, perché la giustizia della legge si adempisse in noi, che non camminiamo secondo la carne ma secondo lo Spirito". È evidente l'alternativa: o camminare secondo la carne o lasciarsi guidare dallo Spirito. È la via nuova tracciata da Cristo, che incarnandosi in Maria per opera dello Spirito Santo, ha assunto ed elevato la nostra natura umana, imprimendo in essa il sigillo della divinità. La legge calata nella carnalità dell'uomo era solo causa di peccato e ne definiva l'entità. Ora santificati in Cristo, irrorati dallo Spirito, siamo capaci di comprendere la legge non più come capestro che schiavizza, ma come luce e lampada ai nostri passi. Solo nell'Amore siamo capaci di convincerci che quanto il buon Dio ci comanda è la cosa migliore che si possa pensare per noi. Ecco perché Gesù, pur rinnovando la legge, facendola diventare il comandamento nuovo, asserisce: "In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto". Egli stesso, nella sua persona, nella sua missione, nella sua morte e risurrezione, sarà il compimento della legge. Lo dichiarerà esplicitamente dall'alto della croce, prime di esalare l'ultimo respiro: "Tutto è compiuto". In quel compiuto Egli ha poi inserito tutti noi, la sua Chiesa, sparsa nel mondo, dandoci il mandato di amare Dio con tutto il nostro cuore, con tutta la nostra mente e con tutte le nostre forze e il nostro prossimo come noi stessi. Così la legge, che all'inizio era solo causa di morte spirituale, non viene abolita, ma completata nell'amore a Dio e al prossimo e diventa così strumento di santificazione e via di salvezza. M.B.S.
Per un confronto personale
• Come vedo e vivo la legge di Dio: come orizzonte crescente di luce o come imposizione che delimita la mia libertà?
• Cosa possiamo fare oggi per i fratelli e le sorelle che considerano tutta questa discussione come qualcosa di superato e non attuale? Cosa possiamo imparare da loro?
"Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento". San Paolo in una delle sue lettere aggiunge: "compimento della legge è l'amore". Poi, per farci meglio comprendere come sia avvenuto il compimento lo stesso apostolo afferma: "la legge dello Spirito, che dà vita in Cristo Gesù, ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte. Infatti ciò che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo ha reso possibile: mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e in vista del peccato, egli ha condannato il peccato nella carne, perché la giustizia della legge si adempisse in noi, che non camminiamo secondo la carne ma secondo lo Spirito". È evidente l'alternativa: o camminare secondo la carne o lasciarsi guidare dallo Spirito. È la via nuova tracciata da Cristo, che incarnandosi in Maria per opera dello Spirito Santo, ha assunto ed elevato la nostra natura umana, imprimendo in essa il sigillo della divinità. La legge calata nella carnalità dell'uomo era solo causa di peccato e ne definiva l'entità. Ora santificati in Cristo, irrorati dallo Spirito, siamo capaci di comprendere la legge non più come capestro che schiavizza, ma come luce e lampada ai nostri passi. Solo nell'Amore siamo capaci di convincerci che quanto il buon Dio ci comanda è la cosa migliore che si possa pensare per noi. Ecco perché Gesù, pur rinnovando la legge, facendola diventare il comandamento nuovo, asserisce: "In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto". Egli stesso, nella sua persona, nella sua missione, nella sua morte e risurrezione, sarà il compimento della legge. Lo dichiarerà esplicitamente dall'alto della croce, prime di esalare l'ultimo respiro: "Tutto è compiuto". In quel compiuto Egli ha poi inserito tutti noi, la sua Chiesa, sparsa nel mondo, dandoci il mandato di amare Dio con tutto il nostro cuore, con tutta la nostra mente e con tutte le nostre forze e il nostro prossimo come noi stessi. Così la legge, che all'inizio era solo causa di morte spirituale, non viene abolita, ma completata nell'amore a Dio e al prossimo e diventa così strumento di santificazione e via di salvezza. M.B.S.
Per un confronto personale
• Come vedo e vivo la legge di Dio: come orizzonte crescente di luce o come imposizione che delimita la mia libertà?
• Cosa possiamo fare oggi per i fratelli e le sorelle che considerano tutta questa discussione come qualcosa di superato e non attuale? Cosa possiamo imparare da loro?
Proprio questo, cioè l'amicizia con Dio, rende l'uomo glorioso e supplisce a ciò che gli manca; nulla invece dà a Dio, perché egli non ha bisogno dell'amore dell'uomo. Invece l'uomo ha bisogno della gloria di Dio e non può ottenerla se non con il servizio a lui prestato.
RispondiEliminaIreneo
Le autentiche qualità cristiane provengono dalla nostra personale esperienza dello Spirito di Gesù che inonda i nostri cuori dell’amore nuziale di Dio e ci sollecita alla piena, personale risposta d’amore.
RispondiEliminaJ. Main
Chi dice: " E' cosa da poco" parlando della sofferenza che provoca o della gioia che distrugge, non ha mai saputo come si ama, e ignora la carità.
RispondiEliminaP. Charles de Foucauld
Faccio tutto con Lui e a tutto vado con una gioia divina. O che spazzi o che lavori o che sia all'orazione, tutto trovo bello e delizioso, perché è il mio Maestro che vedo dappertutto!
RispondiEliminaBeata Elisabetta della Trinità
O Cristo, fa scendere su di me questo Spirito con il Padre. Che sia una rugiada alla mia anima e il culmine dei tuoi doni regali.
RispondiEliminaSinesio di Cirene
Qual mai gran merito avrà l'uomo ad offrire qualsiasi cosa a Dio che, per primo, «si è sacrificato» per lui? Se perciò tu prendi la tua croce e segui il Cristo (cf. Mt 10,38); se sei in grado di dire: Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me (Gal 2,20); se l'anima nostra nutre il desiderio, la sete di raggiungere e di rimanere con il Cristo (Fil 1,23), soltanto allora si potrà dire che essa offre se stessa in sacrificio a Dio.
RispondiEliminaOrigene
Gesù non m'insegna a contare gli atti: m'insegna a fare tutto per amore, a non rifiutargli niente, ad essere contenta quando mi dà un'occasione di mostrargli che lo amo; ma tutto questo nella pace, nell'abbandono.
RispondiEliminaS.Teresa di Gesù Bambino
In Galilea, per opera di Cristo, l'acqua diventa vino. Si ritira la Legge, compare la grazia; fugge l'ombra, subentra la realtà. Come l'acqua contenuta nelle giare non perde nulla di quello che era e comincia ad essere quello che non era, così la Legge, resa manifesta dall'avvento di Cristo, non viene abolita ma raggiunge invece il suo pieno compimento.
RispondiEliminaFausto di Riez
Uomo, se vuoi vivere secondo la Legge di Dio, vivila con amore. Avrai a tua protezione Colui che ha dato la Legge e la sua vita per amore.
RispondiEliminaUn detto dei Padri del deserto
Eccomi qua' a lasciare un salutino e augurarti una buona giornata .
RispondiEliminahttp://remenberphoto.blogspot.com/
Grazie ricambio a nome mio e naturamente di tutti gli amici che seguono la Fraternità ed i suoi blogs. Ritorna a trovarci sarai sempre il benvenuto. Buona giornata Michy
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