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La Vera Vite

Spirito Santo

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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

lunedì 7 giugno 2010

Riflessioni....Risonanze....Scorriamo la X Settimana del Tempo Ordinario

Lunedì - Mt 5,1-12a
Essere “beati”, felici di una felicità piena e duratura è la naturale aspirazione dell’uomo, già durante la sua esperienza terrena. Fu illuso da satana quando con la disobbedienza ebbe a credere di poter diventare come Dio. Si illude ancora quando ritiene di poter ottenere piacere e gioia andando contro la volontà divina realizzando progetti propri. Rischia ancora le più amare delusioni quando spera di poter conseguire la piena beatitudine in questo mondo. Ecco perché Gesù oggi ci proietta verso una dimensione ultraterrena, verso la méta ultima e finale, verso il Regno a cui siamo chiamati dalla bontà del Signore. La vita nel tempo ci occorre per allenare il nostro spirito ai valori autentici che Cristo ci propone. Le beatitudini, accolte nella fede, ci risuonano nel cuore come la via sicura per raggiungere la patria celeste. I poveri in spirito, gli afflitti, i miti sono coloro che nella semplicità e nella purezza della vita sanno accogliere e gustare i veri beni di Dio, ponendoli al disopra di ogni altra aspirazione. Essi anelano alla giustizia e la testimoniano con la vita. Sperimentano la misericordia divina nella gratuità e allo stesso modo la donano ai fratelli, diventano così operatori di pace. Sono puri nel cuore e l’occhio della loro anima è aperto alla visione di Dio che inibita e dimora in essi. Anche se perseguitati, anzi, proprio perché perseguitati, hanno la certezza di essere accolti con Cristo nel suo regno di amore e di pace. L’immedesimazione con Cristo, martire e vittima di espiazione per noi, li riempie del migliore gaudio nelle certezza di poter essere partecipi della sua stessa gloria. Vengono così descritte le sublimi virtù dei santi e dei martiri della chiesa, vengono enumerati i migliori ideali di cui Cristo ha adornato la sua sposa, ci viene indicata la via aurea alla santità e i percorsi del regno. Il nostro mondo fa molta fatica a comprendere le beatitudini del Vangelo, risuonano perfino assurdi rispetto ai canoni di cui l’uomo si è dotato. Se provassimo a scrivere le beatitudini del mondo di oggi ci troveremo a invertire letteralmente quelle proclamate da Cristo e ciò nonostante che appaia evidente che, mentre quelle evangeliche conducono davvero alla pienezza della gioia, quelle del mondo inesorabilmente deludono e ingannano. Entrano in gioco il tempo e l’eternità, il tutto e subito e l’attesa nella fede di un mondo diverso e migliore; s’intrecciano ancora la visione umana della gioia e la proposta divina della felicità senza fine e ancora il calcolo umano e la visione dei valori visti con l’occhio della fede. Fin quando restiamo proni sulla terra e non alziamo gli occhi verso l’alto ogni nostra ricerca di benessere e di gioia è purtroppo destinata a naufragare sul nascere. È triste poi costatare che l’ansia non si smorza e le brame crescono a dismisura e la morsa dell’angoscia ci opprime e tutto ciò mentre Cristo seguita a ripeterci la via del vero bene. M.B.S.
Per un confronto personale
• Tutti vogliamo essere felici. Tutti e tutte! Ma siamo veramente felici? Perché sì? Perché no? Come capire che una persona possa essere povera e felice allo stesso tempo?
• Quali sono i momenti nella tua vita in cui ti sei sentito/a veramente felice? Era una felicità come quella che fu proclamata da Gesù nelle beatitudini, o era di un altro tipo? P.C.

9 commenti:

  1. Apro la Bibbia e leggo: Il Signore è il mio alto riparo.
    Etty Hillesum

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  2. Se l'uomo comincia a guardare e a vivere a partire da Dio, se cammina in compagnia di Gesù, allora vive secondo nuovi criteri e allora un po' di èschaton, di ciò che deve venire, è già presente adesso. A partire da Gesù entra gioia nella tribolazione.
    Benedetto XVI

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  3. Voi che piangete, voi che soffrite, voi che avete fame e sete di qualcosa di diverso e di nuovo, la buona notizia del vangelo è che la felicità è già alla vostra porta, se comprendete che il dono attuale dell'amore di Dio è più grande del vostro dolore e della vostra insoddisfazione.
    Cl. Geffré

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  4. Quando le cose si impadroniscono di noi, diventiamo molto poveri. Dobbiamo liberarci dalle cose per essere pieni di Dio.
    Madre Teresa di Calcutta

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  5. Tornando io nel mezzo della notte, in un inverno fangoso e rigido, giungo alla porta del convento e dopo aver picchiato e chiamato, viene un frate e mi dice: "Vattene, non è ora decente questa di arrivare, non entrerai". Ebbene, se io avrò avuto pazienza e non mi sarò conturbato, io ti dico che qui è la vera letizia e qui è la vera virtù e la salvezza dell'anima.
    S. Francesco di Assisi

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  6. Io confido che la verità disarmata e l'amore incondizionato avranno l'ultima parola in questo mondo. Io confido che la giustizia ferita, prostrata nel sangue che scorre nelle strade delle nostre nazioni, potrà sollevarsi dalla polvere della vergogna e regnerà suprema in mezzo ai figli degli uomini.
    Martin Luther King

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  7. Chi nel dolore si avvicina a Lui si addolcirà, chi si allontana incrudelirà a sua insaputa con sé e con gli altri.
    Benedetta Bianchi Porro

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  8. Tornando io nel mezzo della notte, in un inverno fangoso e rigido, giungo alla porta del convento e dopo aver picchiato e chiamato, viene un frate e mi dice: "Vattene, non è ora decente questa di arrivare, non entrerai". Ebbene, se io avrò avuto pazienza e non mi sarò conturbato, io ti dico che qui è la vera letizia e qui è la vera virtù e la salvezza dell'anima.
    S. Francesco di Assisi

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  9. "Sono sempre in una gioia profonda, anche se spesso essa coesiste al dolore. Sono schiacciata, annientata. Eppure il Signore mi calma".
    Piccola Sorella Magdaleine

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