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La Vera Vite

Spirito Santo

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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

sabato 28 novembre 2009

Riflessioni...risonanze - (scorriamo la XXXIV Settimana del tempo ordinario)

Sabato - Lc 21,34-36
«State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo». Sono sempre più frequenti le forme di alienazione inventate dagli uomini. Dovrebbero servire come fuga dalla realtà soprattutto se penose, dalle nostre responsabilità, dai nostri impegni. Ce ne parla oggi lo stesso Signore. Li definisce appesantimenti dello spirito; pesi che offuscano la vista dell'anima, che danno ebbrezza ma non chiarezza. Abbiamo l'impressione, suffragata dai fatti di ogni giorno, di essere troppo spesso ubriachi e non di vino, affannati per avere e possedere sempre di più senza mai sperimentare la sazietà. Capita allora che l'ubriaco dorma e non vegli, l'affannato non trovi più il tempo e la voglia di pregare e di conseguenza ciò che accade ci piomba addosso cogliendoci sempre impreparati. Vegliare e vigilare è proprio di chi attende e non conosce in quale ore della notte o del giorno sopraggiungerà l'ora fatidica della prova, della chiamata, del rendimento di conto. Pregare è proprio di chi è ben consapevole di non avere in se l'energia e la luce che occorre per riconoscere, amare e praticare il bene ed evitare il male. L'umile e il sapiente chiedono al Signore quanto riconoscono di non possedere e di cui hanno indispensabile ed urgente necessità. Per questo un cieco del Vangelo chiese a Gesù: «Che io riabbia la vista» e Gesù: «Va la tua fede ti ha salvato!».Monaci Benedettini Silvestrini

8 commenti:

  1. Siate vigilanti, perché i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita" (Lc 21,34).Ecco, in verità, o carissimi, un precetto di cui sappiamo che ci riguarda in modo specialissimo, noi che non dubitiamo che il giorno annunciato in questi termini, per quanto nascosto, sia molto vicino. E' opportuno che ogni uomo si prepari alla sua venuta, di modo che non vi sia nessuno che risulti o schiavo del ventre (cf. Rm 16,18) o implicato negli affanni della vita.
    Leone Magno

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  2. Come sarà bello quando il velo cadrà, finalmente, e godremo l'eterno "faccia a faccia" con Colui che unicamente amiamo. Nell'attesa vivo nell'amore, mi ci getto dentro e mi ci perdo. E' l' Infinito, quell' Infinito di cui è affamata l'anima mia.
    Sr. Elisabetta della Trinità

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  3. Sorvegliate la vostra vita. Le vostre lampade non si spengano, e non si sciolgano i vostri fianchi, ma siate pronti. Non sapete l'ora in cui nostro Signore viene (cf. Mt 24,42-44). Riunitevi spesso cercando ciò che conviene alle vostre anime non vi gioverà tutto il tempo della vostra fede, se non sarete perfetti in ultimo.
    Didaché

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  4. Un'acqua viva dentro di me mormora e dice: vieni al Padre.
    S. Ignazio di Antiochia

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  5. Ti rendo grazie, o Padre, per quanto hai operato in me, nella Chiesa, nel mondo intero lungo lo snodarsi dei giorni di quest'anno di grazia. Sì, Padre, perché comunque siano andate le cose, tutto tu hai trasformato in occasione di crescita. Nelle ore di luce e in quelle di tenebra, sempre le tue orme si sono confuse con le nostre. Padre che non abbandoni mai e ci sostieni con il tuo amore.
    Eremita

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  6. Le presenti circostanze ti invitano a cercare di raggiungere Dio, come il navigante invoca i venti, e chi è nella tempesta cerca di raggiungere il porto.
    S. Ignazio di Antiochia

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  7. In mezzo alla piazza della città e da una parte e dall'altra del fiume si trova un albero di vita che dà dodici raccolti e produce frutti ogni mese; le foglie dell'albero servono a guarire le nazioni. E non vi sarà più maledizione. Il trono di Dio e dell'Agnello sarà in mezzo a lei e i suoi servi lo adoreranno; vedranno la sua faccia e porteranno il suo nome sulla fronte.
    Eremo San Biagio

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  8. La speranza è intravedere, qui e ora, con fiducia fino in fondo, lo svolgimento certamente positivo della nostra vita di riscattati da Gesù, senza prove tangibili, ma sulla forza della sua Parola.
    R. Voillaume

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