Sabato - Lc 18,1-8
Pregare sempre senza stancarsi mai potrebbe apparire, per noi così affaccendati in mille cose, una esortazione impraticabile. Sperimentiamo come facilmente ci si stanca anche solo per qualche minuto in più da dedicare alle nostre liturgie settimanali. Gesù ci sta chiedendo innanzi tutto la perseveranza nella preghiera, vuole poi raccomandarci una intima ed ininterrotta comunione con lui. Come può un figlio, sempre bisognoso di aiuto, dimenticarsi del proprio padre o smettere di chiedergli quanto gli necessita? La preghiera ci consente di essere costantemente orientati verso Dio e mirare verso i beni del cielo. Ci serve per ricordare la nostra meta ultima e dotarci dei mezzi per raggiungerla. Ci serve per prendere coscienza onestamente della nostra debolezza e sperimentare la infinita bontà e potenza divina. Ci serve per creare una giusta gerarchia di valori per poi prediligere i veri beni e operare un sano e doveroso distacco da quelli della terra. Diventiamo così, pur restando abitanti di questo mondo, cittadini del cielo. Sperimentiamo la paternità di Dio, la sua presenza operante tra noi, la fratellanza tra gli uomini e il dono della misericordia e della pace. Così ogni giorno alimentiamo la nostra fede e l'adorniamo di opere di bene. Così infine il Signore ci renderà giustizia dinanzi alle ingiustizie della vita! Monaci Benedettini Silvestrini
Pregare sempre senza stancarsi mai potrebbe apparire, per noi così affaccendati in mille cose, una esortazione impraticabile. Sperimentiamo come facilmente ci si stanca anche solo per qualche minuto in più da dedicare alle nostre liturgie settimanali. Gesù ci sta chiedendo innanzi tutto la perseveranza nella preghiera, vuole poi raccomandarci una intima ed ininterrotta comunione con lui. Come può un figlio, sempre bisognoso di aiuto, dimenticarsi del proprio padre o smettere di chiedergli quanto gli necessita? La preghiera ci consente di essere costantemente orientati verso Dio e mirare verso i beni del cielo. Ci serve per ricordare la nostra meta ultima e dotarci dei mezzi per raggiungerla. Ci serve per prendere coscienza onestamente della nostra debolezza e sperimentare la infinita bontà e potenza divina. Ci serve per creare una giusta gerarchia di valori per poi prediligere i veri beni e operare un sano e doveroso distacco da quelli della terra. Diventiamo così, pur restando abitanti di questo mondo, cittadini del cielo. Sperimentiamo la paternità di Dio, la sua presenza operante tra noi, la fratellanza tra gli uomini e il dono della misericordia e della pace. Così ogni giorno alimentiamo la nostra fede e l'adorniamo di opere di bene. Così infine il Signore ci renderà giustizia dinanzi alle ingiustizie della vita! Monaci Benedettini Silvestrini
C'è nel fondo del cuore umano un bubbone che cresce con l'andar degli anni: è il bubbone del vittimismo. Nessuno è esente da questo male; e solo molto tardi l'anima riesce ad individuarlo e, Dio voglia, ad estirparlo! Il vittimismo è l'attegiamento classico dell'uomo rimasto al Vecchio Testamento e che invoca nei rapporti col prossimo la sola giustizia.
RispondiEliminaCarlo Carretto
Quando preghi ti metti in comunicazione con Dio, come una lampadina che risplende perché è collegata ad un generatore di corrente.
RispondiEliminaFrancois Xavier Nguyen Van Thuan
Non perdetevi in piccolezze, in meschinerie, in grettezze, ma il vostro pensiero avrà il passo di Dio, il vostro cuore avrà l'arco del cuore di Dio e le vostre opere saranno come le opere di Dio.
RispondiEliminaGiovanni Vannucci
Senza preghiera perseverante non c'è fede autentica ma ideologia, non c'è speranza ma autosufficienza, non c'è carità ma frenesia di protagonismo filantropico.
RispondiEliminaEnzo Bianchi