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La Vera Vite

Spirito Santo

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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

domenica 8 novembre 2009

XXXII Domenica del Tempo Ordinario

Questa vedova, nella sua povertà, ha dato tutto quello che aveva.
In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».Mc 12,38-44

Omelia
di
padre Ermes Ronchi
E' nel cuore la vera bilancia di Dio

C'è un luogo nel tempio dove tutti passano, Gesù sie­de lì, davanti ai tredici pic­coli forzieri delle offerte, di fronte al sacerdote che con­trollava la validità delle mo­nete e dichiarava a voce al­ta, per la folla, l'importo del­l­'offerta.In quel luogo, dove il dena­ro è proclamato, benedetto, invidiato, esibito, Gesù osserva invece le persone, e nota tra la folla una vedova, povera e sola: non ha più nessuno, non è più di nes­suno, e perciò è di Dio. «L'uo­mo guarda le apparenze, Dio guarda il cuore» (1 Sam 16,7), ed ecco che il denaro si dis­solve, è pura apparenza, il te­soro è la persona. Nel Van­gelo di norma i poveri chie­dono e supplicano, ora un povero non chiede nulla per sé, ma è capace di dare tut­to.Allora Gesù chiama i disce­poli, è l'ultima volta in Mar­co, e indica un maestro della fede in una donna povera e sola, capace di dare anche l'ultimo sorso, gli ultimi spic­cioli di vita. Mentre l'evi­denza del mondo dice: «più denaro è bene, meno dena­ro è male», Gesù capovolge questa logica: «più cuore è bene, meno cuore è male». Il bene è detto dal cuore. Le bi­lance di Dio non sono quan­titative.Tutti danno del loro super­fluo, e i loro beni restano in­tatti; lei invece dà ciò che ha per vivere, e le rimane solo Dio. D'ora in poi, se vivrà, lo farà perché quotidianamen­te dipendente dal cielo. Ma chi ha il coraggio di dare tut­to, non si meraviglierà di ri­cevere tutto. Beati i poveri che non han­no cose da dare, e perciò hanno se stessi da dare. Co­me un povero, puoi donare ciò che hai per vivere, ma an­cor più ciò che ti fa vivere: le spinte, le sorgenti, le passio­ni vitali. Non c'è vita insigni­ficante o troppo piccola, nessuno è così povero o de­bole, nessuno così vuoto o cattivo da non poter donare la ricchezza delle esperien­ze, le intuizioni, le forze del cuore, le energie della men­te, il segreto della bellezza che ha visto e goduto, i mo­tivi della sua gioia, i perché della sua fede.E ricominciamo, con il ma­gistero di una donna, a mi­surare il mondo non con il criterio della quantità, ma con quello del cuore.Non c'è nessun capitalismo nella carità, agli occhi di Co­lui che guarda il cuore la quantità non è che appa­renza. Ciò che conta non è il denaro, ma quanto amore vi è stato messo, quanta vita contiene. Talvolta tutto il Vangelo è racchiuso in un bicchiere d'acqua fresca, da­to solo per amore; tutta la fe­de è in due spiccioli, dati con tutto il cuore.

3 commenti:

  1. Quanto dai al bisognoso, è un guadagno anche per te stesso. Quanto riduce il tuo capitale, accresce in realtà il tuo profitto. Il pane che dai ai poveri, è esso ad alimentarti. Perché chi prova compassione per il bisognoso, coltiva se stesso con i frutti della propria umanità.
    S. Ambrogio

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  2. Signore, il tuo Santo Spirito maturi in me il coraggio di consegnarmi a te perché, nella mia professione e in tutta la mia esistenza io abbia la forza di vivere con giustizia e carità, anche controcorrente.(eremita)

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  3. La pace è una stabilità tranquilla e una gioia, in fondo al cuore, imperturbata. La persegue chi si è consegnato a Dio nella sua totale indigenza, con amore.
    S. Massimo il Confessore

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