.

.

La Vera Vite

Spirito Santo

Spirito Santo
vieni...

Corpus Domini

Corpus Domini

Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

mercoledì 13 ottobre 2010

Riflessioni...Risonanze...scorriamo la XXVIII Settimana del Tempo Ordinario

Chi si esalta sarà umiliato…
Gesù, nel suo annuncio del Regno, non ha mai taciuto l’ipocrisia dei suoi ascoltatori. I farisei e i dottori della legge sono tra i suoi riferimenti più frequenti. Dal brano del vangelo di oggi possiamo capire perché talvolta le parole di Gesù suonano dure. Leggiamo oggi che Gesù non vuole che la legge che Dio aveva affidato a Mosè fosse trascurata, anzi il contrario! Oggi sembra che Gesù si rivolga a coloro che conoscono molto bene questa Legge. Gesù si rivolge direttamente ai farisei chiedendo ad essi di scoprire il vero fondamento della legge di Mosè. I farisei sono pronti al rispetto delle norme esteriori e trascurano la giustizia e l’amore di Dio. In questo insegnamento capiamo l’invito di Gesù a comprendere in profondità la legge. La Legge di Dio è sempre per il bene dell’uomo che si trova nell’amore e nella giustizia. Trascurare questo significa comunque non osservare la Legge di Mosè. I farisei, o almeno quei farisei ai quali si rivolge Gesù, pensano di poter vivere una superficialità religiosa fatta di norme e precetti. I dottori della legge invece sembra che siano colpevoli di un altro atteggiamento. Gesù riconosce loro la conoscenza della Legge con tutte le norme ed i precetti da applicare, ma solo per altri. Gli stessi dottori si sentono dei privilegiati e quindi già giusti quasi per diritto e non bisognosi di aderire a nessuna norma. Si fanno norma a se stessi e pretendono per gli altri un rigore asfissiante. Due atteggiamenti, quello dei farisei e quello dei dottori della legge, che potremo vedere, forse in misura diversa, anche presso di noi. Dovremo chiederci se la nostra partecipazione all’Eucaristia domenicale non sia un semplice tacitare la nostra coscienza, ritenendoci dei buoni cristiani o sia - piuttosto - una Celebrazione da vivere come momento privilegiato di incontro con il Signore. O ancora se il nostro battesimo, dono gratuito di Cristo, non ci sembri essere una garanzia sufficiente per la nostra vita che, quindi non richiede ulteriori adesioni nella nostra vita.

 
Per un confronto personale


  • L'ipocrisia mantiene un'apparenza che inganna. Fino a dove va la mia ipocrisia? Fino a dove va l'ipocrisia nella nostra chiesa?
  • Gesù criticava gli scribi che insistevano nell'osservanza disciplinare delle cose minute della legge, come per esempio la decima della menta, della ruta e di tutti gli erbaggi e dimenticavano di insistere sull'obiettivo della legge che è la pratica della giustizia e dell'amore. Questa critica vale anche per me?

5 commenti:

  1. L'amore di Dio è per sua natura universale, casto, equilibrato, santo. Chi è sotto il suo dominio, vive in una pace profonda, ha la visione gerarchizzata delle cose, sa che cos'è la libertà. Ma anche l'amore di Dio, passando nel cuore dell'uomo, deve essere lavorato, coltivato, potato, fecondato; e Dio stesso ne è l'abile e intransigente agricoltore.
    Carlo Carretto

    RispondiElimina
  2. Se tratti il tuo prossimo senza rispetto e senza pietà quando dovrai decidere dei suoi errori e determinare le sue colpe, non sarà lui, ma tu a essere condannato all'estremo supplizio.
    Giovanni Crisostomo

    RispondiElimina
  3. Se vogliamo esser felici, fuggiamo anzitutto il male e pratichiamo la virtù, giacché non esiste altra via per conquistare la gioia, anche se salissimo sul trono stesso dei re. E' per questo che Paolo avvertiva: Il frutto dello Spirito è la carità, la gioia, la pace (Gal 5,22). Conservando, perciò, con cura questo frutto in noi, quaggiù potremo esser felici e, un giorno, ci renderemo meritevoli di conseguire il regno futuro.
    S. Giovanni Crisostomo

    RispondiElimina
  4. La grazia scolpisce nel cuore dei figli della luce le leggi dello Spirito. Una volta che la grazia si è impadronita dei pascoli del cuore, essa regna su tutte le membra e su tutti i pensieri. In esso infatti è la mente, e tutti pensieri dell'anima e la sua speranza.
    Pseudo-Macario

    RispondiElimina
  5. Vedi ciò che sei. Trovi ciò che cerchi. Se vuoi trovare virtù, la cercherai e la scoprirai. Se cerchi scandali, li troverai.
    Monaco Mosé haghiorita

    RispondiElimina