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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

lunedì 11 ottobre 2010

Riflessioni...Risonanze...scorriamo la XXVIII Settimana del Tempo Ordinario

Lunedì - Lc 11,29-32
A questa generazione non sarà dato che il segno di Giona.

“Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorché il segno di Giona”. La mancanza di fede induce a cercare segni e prodigi straordinari. Vorrebbe un Dio che dà spettacolo di potenza e di onnipotenza secondo i criteri umani. Egli nella rivelazione ci ha fatto conoscere tutto quanto ci occorre per essere illuminati dalla verità e ben alimentati nella fede. Inoltre le folle che si accalcavano intorno Gesù avevano il privilegio di appartenere al popolo eletto, al primo depositario della parola rivelata. La storia di quel popolo, purtroppo è però cosparsa di tradimenti e di infedeltà. Anche l’ultima e la più grande ed evidente manifestazione, Gesù, Verbo incarnato, il segno per eccellenza della manifestazione del Padre, viene accolto con la contestazione, la diffidenza, l’aperta avversione. Neanche il segno di Giona, sarà sufficiente ad indurre alla conversione e alla fede. Gesù dirà: “Ecco ben più di Giona c’è qui!”. Dobbiamo implorarlo ed alimentarlo continuamente il dono della fede. L’arroganza conduce alla malvagità: c’è una ricorrente tentazione per l’uomo, quella di pretendere di scrutare e giudicare i pensieri di Dio. Egli già ci ha ammonito solennemente: “I miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri”. Quindi non sono i segni su nostra richiesta che possono convincerci dell’esistenza di Dio e delle sue spontanee teofanie, ma l’umile accoglienza della parola di Dio e del Vangelo di Gesù Cristo è la fonte sufficiente da cui possiamo e dobbiamo attingere tutte le verità che ci occorrono per la nostra salvezza.

Per un confronto personale

  • Gesù critica gli scribi ed i farisei che riuscivano a negare l'evidenza, rendendosi incapaci di riconoscere la chiamata di Dio negli eventi. E noi cristiani oggi, ed io: meritiamo la stessa critica di Gesù?
  • Ninive si converte dinanzi alla predicazione di Giona. Gli scribi ed i farisei non si convertirono. Oggi, gli appelli della realtà provocano mutamenti e conversioni nei popoli del mondo intero: la minaccia ecologica, l'urbanizzazione che disumanizza, il consumismo che massifica ed aliena, le ingiustizie, la violenza, ecc. Molti cristiani vivono lontani da questi appelli di Dio che vengono dalla realtà.

8 commenti:

  1. È questo, in sintesi, il messaggio della lettera ai Romani. Se esponi una pianta un po' stenta e sofferente al sole, la vedi rinverdire e fiorire. Se esponi la tua esistenza, soprattutto mente e cuore, a questa certezza: "Io sono amato da Dio", niente e nessuno potrà turbarti in profondità e a lungo. La grazia e la pace sono i frutti di questo Suo amarci. Essi chiedono di trovare spazio in me perché la nostra sia un'esistenza riuscita, serena..
    Maria Pia Giudici

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  2. Per schiavitù s’intende la condizione di coloro che servono Dio per timore della pena e per l’autorità di chi comanda. Questa schiavitù si dilata in libertà quando i fedeli sono infiammati da una sì grande carità divina, da servire Dio non già per timore, ma unicamente per amore, e senza alcuna difficoltà.
    S. Bruno

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  3. Diventare liberi non significa diventare grandi nel mondo, diventare liberi contro il fratello, liberi contro Dio; significa piuttosto diventare liberi da se stessi, dalla menzogna che mi fa credere che io sono il centro del mondo; liberi dall'odio che ci fa annientare la creazione di Dio; liberi da se stessi per gli altri.
    Dietric Bonhoeffer

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  4. La fede è meglio, per te, che una nave sul mare. Questa infatti è retta dai remi, tuttavia i flutti la possono far affondare; ma la tua fede non affonda mai, se la tua volontà non lo vuole –
    S. Efrem il Siro

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  5. Nel suo grande amore, Dio non ha voluto costringere la nostra libertà, anche se avrebbe potuto farlo, ma ci ha lasciati venire a lui col solo amore del nostro cuore.
    Isacco di Ninive

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  6. Non cercare di non soffrire né di soffrire di meno, ma di non essere sconvolto dalla sofferenza. La suprema grandezza del cristianesimo viene dal fatto che esso non cerca un rimedio soprannaturale contro la sofferenza, ma un uso soprannaturale della sofferenza.
    Simone Weil

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  7. "Mio Dio, ti ringrazio per la fede in cui hai custodito e fatto crescere me e il mio popolo: la confessione della mia lode non basterà a dirti la profondità della gratitudine per questo dono, l'unico necessario, l'unico veramente prezioso, rispetto al quale ti è lode il silenzio e l'offerta segreta del cuore."
    Carlo Maria Martini

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  8. Libero non è chi fa tutto ciò che gli pare, ma chi per amore (e solo per amore!) fa ciò che deve.
    Anonimo

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