.

.

La Vera Vite

Spirito Santo

Spirito Santo
vieni...

Corpus Domini

Corpus Domini

Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

lunedì 24 maggio 2010

Riflessioni....Risonanze....Scorriamo la VIII Settimana del Tempo Ordinario

Lunedi - Madonna Ausiliatrice - Mc 10,17-27
Da quando abbiamo addentato temerariamente quella famosa mela, convinti di poter così saziare completamente le nostre brame e addirittura diventare come Dio, ci è rimasta dentro una fame e una sete insaziabili. Quell’innato anelito di bene, che Dio stesso aveva infuso nella nostra natura, facendoci somiglianti a lui, si è trasformato in ricerca spasmodica di umane sicurezze, cercate sulla terra nella ricchezza, nella gloria, nel piacere. Il denaro, in modo particolare, ci da l’illusione dell’onnipotenza, ci convince di poter appagare ogni nostro desiderio, di poter comprare anche la felicità. San Paolo nel suo famoso inno alla carità ci ammonisce: “se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova”. Ecco che ci viene prospettata una dimensione ben diversa della felicità. Gesù stesso nel proclamare la carta magna del cristianesimo, sconvolge letteralmente le nostre umane e false valutazioni della gioia. Egli proclama beati i poveri, gli afflitti, i puri di cuore, i perseguitati per causa della giustizia e tutti coloro che nella vita ripetono sostanzialmente la sua storia. Il giovane apparentemente giusto, equilibrato, generoso, chiede a Cristo cosa deve fare per avere la vita eterna. L’osservanza dei comandamenti è la base su cui costruire la nostra rampa di lancio e il giovane dice che sin dalla sua infanzia li ha osservati. Il Signore gli chiede qualcosa di più, indispensabile per conseguire l’ideale della perfezione cristiana: si tratta proprio del distacco dalle cose del mondo: «Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi». È una regola d’oro quella che Gesù scandisce con queste parole: per conseguire i beni di Dio, occorre distaccarsi dai beni della terra. Questi rassomigliano a dei pesi che vengono attaccati alle nostre ali, alle ali del nostro spirito e non ci permettono di librarci verso l’alto. Restiamo anche noi disillusi alle parole conclusive di questo episodio evangelico: “A queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni”. Ancora una volta i beni predominano sul vero bene. Ancora una valutazione sbagliata, ma, ahimè, ancora tanto frequente. «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Dobbiamo prestare attenzione perché ricco non è solo chi possiede molti beni, ma anche chi lega il suo cuore a povere cose che trasforma in idoli. Gesù così ci esorta: “Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore”.

7 commenti:

  1. Ho veramente scoperto che Lui è la Via: in Lui trovo tutto quello che il mio cuore cerca, in Lui trovo la pace, in Lui trovo la gioia, in Lui trovo un senso alla mia esistenza, in Lui trovo quei colori capaci di riempire, di colorare di cielo la mia piccola vita.
    Chiara Amirante

    RispondiElimina
  2. La radice della giustizia, il fondamento di ogni equità è che tu non faccia ciò che non vuoi ti sia fatto, che tu misuri l'animo altrui dal tuo stesso animo. Se è duro sostenere le ingiurie e se chi con esse ti offende ti sembra ingiusto, trasferisci nella persona altrui ciò che senti di te e giudica l'altro in base alla tua persona: comprenderai così che tu agirai ingiustamente se nuoci agli altri, quanto ingiustamente agisce un altro se nuoce a te. Se ponderiamo ciò nella nostra mente, conserveremo l'innocenza, che è quasi il primo gradino su cui sta la giustizia.
    Lattanzio

    RispondiElimina
  3. Con tutto il denaro del mondo, non si fanno gli uomini, li si degrada; ma con persone che donano se stesse, si fa tutto, compreso il denaro, che allora non è più padrone ma servitore.
    Abbé Pierre

    RispondiElimina
  4. Vendi ciò che hai" (Mt 19,21). Che significa? Non quello che alcuni ammettono cosí a prima vista, che cioè il Signore ci comandi di far getto dei beni posseduti e di rinunciare alle ricchezze; ci comanda piuttosto di bandire dall'anima i pensieri usuali sulla ricchezza, la passione morbosa verso di essa, le preoccupazioni, le spine dell'esistenza che soffocano il seme della vita.
    Clemente di Alessandria

    RispondiElimina
  5. Cristo non costringe nessuno, con la necessità della norma, ad elevarsi alle vette sublimi della virtù; provoca invece la nostra libera scelta, ci eccita con la bontà del consiglio, ci infiamma con il desiderio della perfezione. E' cosí che il Vangelo sa innalzare i forti verso ciò che vi è di piú grande e sublime, senza permettere tuttavia che i deboli precipitino nell'abisso della miseria. Ai perfetti, esso procura la piena beatitudine, mentre accorda il perdono a coloro che si lasciano vincere dalla propria fragilità...
    Giovanni Cassiano

    RispondiElimina
  6. Una suora gioiosa è quella che dà di più. Una suora piena di gioia predica senza predicare.
    Madre Teresa di Calcutta

    RispondiElimina
  7. "Spero in Te, Signore. Dammi forza e si rinfranchi il mio cuore. Spero in Te!"
    Cfr.sal 26

    RispondiElimina