Lasciare tutto per seguire Cristo è virtù di pochi. È frutto di un’iniziativa divina, di una chiamata speciale e di una grazia speciale. Gesù ripeteva ai suoi: “Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi”. Oggi Pietro tenta di fare i conti con Cristo e gli dice: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù sa cogliere il senso recondito della espressione dell’apostolo e gli risponde a proposito: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi». Così viene spiegato cosa intendeva dire il Signore quando sul lago di Tiberìade, chiamando a sé Pietro e compagni disse loro: «Seguitemi, vi farò pescatori di uomini». Ecco spiegato per sempre i motivi veri del benessere di cui godono tanti consacrati e consacrate: è il risultato di una solenne promessa mai smentita da Cristo. È l’ottimo contratto che egli, nella sua benevolenza, ha voluto stipulare con tutti coloro che hanno lasciato tutto per seguirlo. Questa promessa però non è esclusiva; Gesù la vuole estenderla a tutti coloro che affermano con la vita il primato di Dio in loro, dice infatti: “Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”. Egli vuole così renderci interiormente liberi e sgombri da preoccupazioni terrene: “Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?”. Quando manca la fiducia in Dio, nella sua divina provvidenza, subentrano in noi gli affanni e ci carichiamo di preoccupazioni. Costatiamo poi che non può essere l’affanno a risolvere i problemi: “E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro”. Il Signore infonda in noi questa fede! M.B.S.
Per un confronto personale
• Tu, nella tua vita, come metti in pratica la proposta di Pietro: "Abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito"?
• Condivisione, gratuità, servizio, accoglienza agli esclusi sono i segni del Regno. Come le vivo oggi? P.C.
Non ci si distacca per alzare delle barriere contro il mondo, ma per accogliere la vera gioia nel mondo. Perdendo l'inutile, si trova l'essenziale.
RispondiEliminaDgpa Rimpoce
Il tesoro nascosto nel campo della Bibbia è il fatto che la si legga; è lo zappare mille volte in questo libro che, senza che si sappia e talvolta senza che ce se n'accorga, ci trasforma, ci modella, ci fa crescere.
RispondiEliminaD. Attinger
Un cuore lieto è il risultato normale di un cuore ardente di amore.
RispondiEliminaMadre Teresa di Calcutta
Portate l'Evangelo non predicandolo con la bocca, ma con l'esempio; non con una proclamazione, ma vivendolo.
RispondiEliminaCharles de Foucauld
Fa' che i miei occhi vedano nel mondo soltanto la tua gloria, che le mie mani non tocchino cosa che non sia per il tuo servizio. Sentirò la tua voce e sentirò tutte le armonie che tu hai creato, cantando i tuoi inni. Fa' che usi tutte le cose per una sola ragione: per trovare la mia gioia nel darti grande gloria.
RispondiEliminaThomas Merton
Dato che in questa vita le cose buone si compiono attraverso dolori e pene, non venite meno! Se pure seminate tra le lacrime, mieterete nella gioia.
RispondiEliminaS. Agostino
"Non ci si distacca per alzare delle barriere contro il mondo, ma per accogliere la vera gioia nel mondo. Perdendo l'inutile, si trova l'essenziale".
RispondiEliminaDugpa Rimpoce, monaco tibetano