L’annuncio della prossima ascensione di Gesù al cielo, reca tristezza e turbamento negli apostoli: «Perché vi ho detto queste cose, la tristezza ha riempito il vostro cuore». Ciò scaturisce dall’amore che nutrono per il loro maestro, ma anche dalla debolezza della loro fede; essi ritengono ancora che l’unica possibilità di restare uniti al Signore, sia legata alla sua presenza fisica. Non hanno ancora compreso la beatitudine che Gesù proclama all’incredulo Tommaso: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!». Sì, Gesù, sta per salire al cielo con il suo corpo glorioso, ma quali e quanti segni ha lasciato, quante promesse ha scandito per garantire la sua presenza viva ed efficace nei suoi e nella sua chiesa. Per questo deve ancora ripetere: «è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi». Sarà dunque lo Spirito Santo a scendere su di loro per garantire una perfetta unione nell’amore e nella vita. Con quella luce divina potremo convincerci e convincere il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. Vedremo finalmente tutta la gravità e l’assurdo del peccato nella consapevolezza del dono infinito della vita di Cristo, offerta per il nostro riscatto. Il prezzo pagato ci renderà consapevoli del male commesso. Vedremo come la giustizia divina, sia stata placata dallo stesso sacrificio. Il giudizio infine, non sarà più dettato da umane e fragili valutazioni, ma sgorgherà anch’esso dalla sapienza divina, come dono sapienziale dello Spirito. Credere ed essere interiormente illuminati diventano quindi le condizioni indispensabili per sentire in noi i benefici della redenzione, per convincerci del peccato, della giustizia e del giudizio. M.B.S.
Per un confronto personale
• Il timore, lo sgomento dei discepoli di perdere Gesù è anche il nostro?
•Ti lasci condurre dallo Spirito Paraclito che ti dà la certezza dell’errore del mondo e ti aiuta ad aderire a Gesù, e, quindi, ti introduce nella verità di te stesso? P.C.
Essere finestra, cioè luogo di comunicazione e d'incontro: passaggio di luce per comunicare ciò che abbiamo di più prezioso e accogliere ciò che gli altri hanno di più prezioso.
RispondiEliminaAndrea Santoro
Vado dove Dio mi porta, incerto di me stesso, ma sicuro di Lui.
RispondiEliminaH. Lacordaire
Senza lo Spirito, non ci sarebbero nella Chiesa né pastori né dottori. E' lo Spirito che fa gli uni e gli altri. Ancora oggi voi riconoscete qui il suo intervento. In che modo? Se lo Spirito Santo non fosse presente in quel povero padre e dottore che io sono, quando poco fa sono salito su questa cattedra e vi ho dato la pace, voi non avreste risposto ad una sola voce: E con il tuo Spirito"....Se lo Spirito non fosse presente in essa, la chiesa non sussisterebbe: l'esistenza della chiesa è dunque un segno evidente della presenza dello Spirito".
RispondiEliminaS. Giovanni Crisostomo
Se crediamo in Cristo, abbiamo fede nelle sue parole e nelle sue promesse: andiamo incontro a Cristo lieti e sicuri di non morire in eterno, ma di vivere e regnare sempre con lui.
RispondiEliminaCipriano
[La libertà che Gesù è venuto ad offrire] è una libertà che penetra nel più profondo del cuore. È una libertà che nessuna potenza terrena può soffocare. È la libertà dello spirito: una libertà da qualsiasi specifica attesa politica, economica o sociale del futuro, la libertà di seguire il Signore stesso.
RispondiEliminaHenri J.M.Nouwen
"Durante l'assalto dei demoni ripeti incessantemente una preghiera breve e intensa"
RispondiEliminaS.Nilo del Sinai
Come iniziarci alla preghiera, allo stare con Gesù? Soltanto lo Spirito può farlo. Tramite inizi senza fine. Ogni mattina, ogni sera. Sempre nella fede, sempre nella gioia.
RispondiEliminaUn certosino