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La Vera Vite

Spirito Santo

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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

lunedì 26 aprile 2010

Riflessioni....Risonanze....Scorriamo la IV Settimana di Pasqua

Lunedì - Gv 10,1-10
I tratti caratteristici di Gesù, buon Pastore, così come ci vengono descritti in questo brano evangelico ce lo fanno cogliere nella sua vera e profonda personalità e nella piena consapevolezza della sua missione salvifica. Il mondo d’altra parte è pieno di pastori, ossia di gente che sente la vocazione di guidare, di dominare altra gente, ma non tutti per questo sono pastori buoni. Il buon Pastore è uno solo e non è difficile riconoscerlo, perché: “Il buon Pastore offre la vita per le pecore”. Egli dunque, il Signore Gesù, acquista il diritto di guidarci, perché ci ha mostrato con i fatti che non ha il gusto di comandarci, ma piuttosto la passione di salvarci. E ancora: “Io sono il Pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me; come il Padre conosce me e io conosco il Padre”. Essere conosciuti da Cristo e conoscere Cristo in modo che la sua presenza domini la nostra giornata, il suo Vangelo illumini la nostra mente e infiammi il nostro cuore, questa è pregnanza di vita. “Conoscere” nel linguaggio biblico è condividere l’esistenza; certo la relazione nelle persone divine supera d’intensità la nostra, ma è vera anche la nostra, come nell’amore sponsale. “Ho anche altre pecore, che non sono in questo recinto. Anche di quelle devo diventare pastore”. Questa salvezza però non è riservata solo a coloro che attualmente seguono il Signore con fede e dedizione, perché anche altri debbono ascoltare questa voce che chiama a salvezza e debbono diventare parte della comunità dei suoi discepoli. Questo compito di annuncio e di chiamata, Gesù lo ha affidato alla sua Chiesa come suo segno e strumento.M.B.S.
Per un confronto personale:
• Gesù è il pastore buono perché sempre ti conosce, ma tu lo riconosci? Un pastore che viene nella tua vita come porta per uscire e per entrare: ti lasci portare da lui quando ti relazioni con gli altri?
• Nella tua comunità, nella tua famiglia sei anche tu una porta, non per chiudere, ma per restare aperta alla comunicazione fraterna, per lasciare passare la stima e la fiducia? P.C.

9 commenti:

  1. Ho veramente scoperto che Lui è la Via: in Lui trovavo tutto quello che il mio cuore cercava, in Lui trovavo la pace, in Lui trovavo la gioia, in Lui trovavo un senso alla mia esistenza, in Lui trovavo quei colori capaci di riempire, di colorare di cielo la mia piccola vita.
    Chiara Amirante

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  2. Nutriamo in noi il desiderio di ascoltare la sua voce; preghiamo perché ci sia dato di avere un orecchio attento e un cuore disponibile. Egli non chiama tutti allo stesso modo; ci chiama uno per uno, in maniera sempre personale
    J- H. Newman

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  3. C'è bisogno di una fede cristiana che entri volentieri nel dialogo fecondo con le altre fedi, anche per apportare la ricchezza storica della sua precisa originalità. Dialogo è vetta e maturità di fede.
    Luigi Sartori

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  4. Ogni essere spirituale è, per natura, un tempio di Dio, creato per accogliere in sé la gloria di Dio.
    Origene

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  5. Gesù ha aperto la porta ed è diventato Lui stesso porta. Ha così impresso il suo sigillo su ogni esistenza umana che è riuscita e compiuta se accetta di seguirlo nel suo itinerario.
    A. Louf

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  6. Ci doni il Signore il coraggio di andare avanti, di affrontare la prova, poiché va veramente verso l'ignoto l'uomo che si impegna a fondo in questo pellegrinaggio alle sorgenti dell'essere. Gesù lo insegna nel Vangelo: bisogna accettare di abbandonare tutto e di rischiare tutto per giungere al Regno.
    un mistico della tradizione indù

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  7. La via discendente dell'amore, la via che conduce ai poveri, agli emarginati e agli oppressi diventa la via ascendente dell'amore, la via della gioia, della pace e di una vita nuova. Da segno di sconfitta, la croce si trasforma in segno di vittoria, da segno di disperazione in segno di speranza, da segno di morte in segno di vita.
    Henri J.M. Nouwen

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  8. Lasciare che Cristo viva e parli in noi è permettere all'uomo di vivere e realizzarsi in pienezza.
    A.Schn-ller

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  9. Perseveriamo senza posa nell'adesione alla nostra speranza e al pegno della nostra vita santa che è Cristo Gesù: egli portò le nostre colpe nel suo corpo sul legno della croce; egli, che non commise peccato e sulla cui bocca non vi fu inganno, sopportò tutto per noi, perché vivessimo uniti a Lui.
    San Policarpo

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