Giovedì - Gv 6,1-15
La folla che segue Gesù, quella di allora e quella di oggi, è gente affamata. È normale che ci attendiamo da lui il nutrimento necessario alla nostra vita. C'è però il rischio di ridurre così la sua opera nei nostri confronti alle sole dimensioni umane. Da sempre coloro che sono capaci di procurarci da mangiare, soprattutto quando i morsi della fame si fanno sentire con maggiore intensità, hanno conquistato consensi e sono stati ritenuti salvatori. Sono questi i pensieri della gente e anche degli stessi apostoli e Gesù li mette alla prova: «Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». I doni di Dio non si comprano con il denaro; il comprare è una dimensione ed una esperienza solo umana, la missione di Cristo trascende le nostre quotidiane misure ed Egli perciò non si lascia sfuggire occasione per ribadire la novità e la ricchezza che viene a portare agli uomini. La prima ricchezza riguarda la fede in lui, quella che consente di andare oltre i calcoli e le misure, per immergerci nella potenza di Dio. È la fede nella provvidenza divina, capace di autentici miracoli. È ciò che Gesù sta per compiere. «Prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero». È facile scorgere, da gesti e dalle parole del Signore, un intimo legame, ai gesti e alle parole della prima grande eucaristia; quella di oggi potremmo definirla l'eucaristia della solidarietà o dell'amore che sfama gli affamati, quella che meglio prepara all'intima comunione con Cristo e che da quella comunione trae origine. I testimoni e i beneficiari del prodigio non sono in grado di comprenderne il significato, ora è affidato a noi, perché sappiamo dedurne motivi di fede, motivi di operosa solidarietà per realizzare nella vita di credenti quel legame tra eucaristia dell'altare e eucaristia dell'amore e della carità.
M.B.S.
Per un confronto personale
• Davanti al problema della fame nel mondo, tu agisci come Filippo, come Andrea o come il ragazzo?
• La gente voleva un messia che fosse re forte e potente. Oggi, molti vanno dietro a leaders populistici. Cosa ci dice il vangelo di oggi su questo?
Fatti coraggio amico, perché la battaglia è del Signore e io ti esorto a combattere per la verità. Poiché è la verità che ti farà libero e la Pace di Dio che sorpassa ogni intelligenza regnerà nel tuo cuore. Il Signore ti benedica mentre Lo cerchi diligentemente e ti conceda la sapienza e la forza che ti servono per il cammino.
RispondiEliminaNick Vujicic
…la “parola”, pur essendo di per sé carica di salvezza e capace di darci la “ eredità tra i santificati” di fatto non agisce da sola, ma ha bisogno di “annunciatori” e di testimoni che la facciano “ risuonare” fino all’estremità della terra. Senza gli annunciatori la parola stessa rimane sterile, perché da sola non riesce a penetrare nel cuore degli uomini.
RispondiEliminaSettimio Cipriani
Cristo è comunione. Non è venuto sulla terra per creare una religione in più, ma per offrire a tutti una comunione in lui.
RispondiEliminafrère Roger di Taizé
Possiamo leggere le notizie di ogni giorno per avere qualche cosa di cui parlare sul posto di lavoro. Ma possiamo anche leggerle per diventare più consapevoli della realtà del mondo che ha bisogno delle parole e dell'azione salvifica di Dio.
RispondiEliminaH. J. M. Nouwen
L'Eucaristia è l'Amore che supera tutti gli amori del Cielo e sulla terra.
RispondiEliminaS. Bernardo
I soldi sono insufficienti per il pane che manca, il pane che c'è basta per una sola persona. Ma sarà proprio il dono di uno solo che sazierà tutti. Ognuno infatti, dando ciò che ha, realizza pienamente l'essere figlio del Padre e fratello degli altri. Questo, e non altro, è il pane che sazia.
RispondiEliminaSilvano Fausti
"Dio depone in noi un piccolo seme e se ne va. Da quel momento, a Dio non resta altro da fare, e a noi nemmeno, se non attendere. Dobbiamo soltanto non rimpiangere il consenso che abbiamo accordato, il sì nuziale".
RispondiEliminaSimone Weil
Prima nella poltrona, ora nel letto, che è la mia dimora, ho trovato una sapienza più grande di quella degli uomini. Ho trovato che Dio esiste ed è amore, fedeltà, gioia, certezza, fino alla consumazione dei secoli.
RispondiEliminaBenedetta Bianchi Porro
Guardare la realtà nella luce pasquale, cioè con sguardo eucaristico, è fondamentalmente un'ottica di vita, di speranza, di gratitudine, di convivialità.
RispondiEliminaMadre Antonia Colombo