Venerdì - Gv 21,1-14
C’è una allegoria evidente racchiusa nell’episodio del vangelo odierno: Simòn Pietro, seguito da Giacomo e Giovanni e da altri due discepoli, decide di avventurarsi nella pesca, ma in quella notte non presero nulla. Come è possibile sperare nel successo, quando incombe ancora il buio e il Signore è assente? «Senza di me non potete fare nulla» aveva proclamato il Signore. Senza la luce della fede, se non si rimane irradiati della luce del Risorto, ogni impresa umana è condannata all’insuccesso e può risultare perfino fuorviante. Già un salmista ripeteva: «Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori». Pietro e compagni, come tanti di noi, pensano talvolta, almeno per una notte, di fidarsi delle proprie risorse, di ricorrere alla propria provata esperienza, di fare anche senza Cristo, ma sperimentano solo amara delusione. Deve essere davvero molto triste faticare invano, spendere energie senza raccogliere frutto alcuno: è la penosa esperienza di quanti nel mondo pretendono di gestire da soli la vita, convinti di poterla guidare al meglio, poi la delusione, i fallimenti e l’amarezza. Poi l’intervento prodigioso di Gesù con un duplice scopo: quello di convergerci dell’efficacia della sua presenza, la pesca diventa abbondantissima, e quello, non meno importante, della condivisione del pasto per far loro rivivere l’intimità che deve unire Gesù ai suoi. Non è del tutto nascosto il significato della vera missione che lo stesso Signore, aveva già indicato a Pietro e agli altri Apostoli, quella di diventare «pescatori di uomini». M.B.S.
Per un confronto personale: P.C.
• Ti è successo che qualcuno ti ha chiesto di gettare la rete alla destra della barca della tua vita, di fare qualcosa al contrario della tua esperienza? Hai obbedito? Hai gettato la rete?
• La delicatezza di Gesù. Com'è la tua delicatezza nelle piccole cose della vita?
La Chiesa crede che Cristo, per tutti morto e risorto, dà all’uomo, mediante il suo Spirito, luce e forza perché l’uomo possa rispondere alla suprema sua vocazione; non è dato in terra un altro nome agli uomini in cui possano salvarsi.
RispondiEliminaGaudium et spes
È curioso vedere che quasi tutti gli uomini che valgono molto hanno le maniere semplici; e che quasi sempre le maniere semplici sono prese per indizio di poco valore.
RispondiEliminaGiacomo Leopardi
Tutto si può capire del cristiano: la nostra fragilità, le nostre infedeltà, i nostri peccati, i nostri tradimenti: mai però questo ostinarsi a tener su una civiltà, da cui Cristo è messo ogni giorno alla porta.
RispondiEliminaPrimo Mazzolari
Santa Maria, donna feriale, liberaci dalle nostalgie dell'epopea, e insegnaci a considerare la vita quotidiana come il cantiere dove si costruisce la storia della salvezza. Torna a camminare discretamente con noi, o creatura straordinaria innamorata di normalità.
RispondiEliminaMons. Antonio Bello
Chiedi in preghiera al Salvatore che sollevi il velo dal tuo cuore e rinnova le nubi delle passioni perché tu sia reso degno di riconoscere Lui, la sua Presenza d'Amore in tutto e in tutti.
RispondiEliminaIsacco il Siro