La pesca miracolosa – Con questo segno, il Cristo vuole farsi riconoscere dagli apostoli e invitarli a compiere con fiducia la loro missione, perché egli è sempre con loro. (Cfr. Messalino ed. EDB) —
Gesù si manifesta ancora ai suoi discepoli sul mare di Tiberiade; avevano provato a pescare, ma non avevano portato nulla a riva. Verso l’alba si presenta a loro Gesù, che essi in un primo momento non riconoscono, ma seguono ugualmente il consiglio di gettare le reti, così come Egli dice loro di fare. Tirano in barca con grande difficoltà una rete con tantissimi pesci.
Giovanni, non esitò a riconoscere nello sconosciuto il Maestro! Vengono ancora colti da una meravigliosa sensazione: Pietro si getta in acqua per raggiungerlo e gli altri lo seguono a fatica con tutto il carico di pesce ed era tanto, veramente tanto. Gesù si a manifesta ancora ai suoi discepoli ed anche ora “rapiti" dal suo invito gettano le reti in mare pur avendo già provato a gettarle senza ricavare nulla. Seguono così come la prima volta l’invito di uno “sconosciuto”, una sensazione che viene dal profondo del cuore che li “rapisce” così profondamente da non consentire la nascita di nessun interrogativo. Rapiti dall’Amore!
La ricompensa non tarda a venire li premia una pesca super abbondante. Tutto avviene nel profondo di cuori che sanno cogliere “il vieni e seguimi” e si lasciano rapire con un semplice immediato: eccomi! Mai dire mai all’Amore di Dio, alla sua chiamata, Restiamo sempre vigilanti nell’attesa per potere dire sempre con la medesima immediatezza: eccomi Signore, al resto penserà Gesù stesso e qualunque sarà l’epilogo sarà sicuramente ciò che di più prezioso possiamo pescare nella nostra vita, perché frutto dell’Amore, l’Amore vero, che ci chiede la disponibilità a farci attraversare da esso stesso senza se e senza ma per divenire a sua volta”pescatori di uomini".
Giovanni, non esitò a riconoscere nello sconosciuto il Maestro! Vengono ancora colti da una meravigliosa sensazione: Pietro si getta in acqua per raggiungerlo e gli altri lo seguono a fatica con tutto il carico di pesce ed era tanto, veramente tanto. Gesù si a manifesta ancora ai suoi discepoli ed anche ora “rapiti" dal suo invito gettano le reti in mare pur avendo già provato a gettarle senza ricavare nulla. Seguono così come la prima volta l’invito di uno “sconosciuto”, una sensazione che viene dal profondo del cuore che li “rapisce” così profondamente da non consentire la nascita di nessun interrogativo. Rapiti dall’Amore!
La ricompensa non tarda a venire li premia una pesca super abbondante. Tutto avviene nel profondo di cuori che sanno cogliere “il vieni e seguimi” e si lasciano rapire con un semplice immediato: eccomi! Mai dire mai all’Amore di Dio, alla sua chiamata, Restiamo sempre vigilanti nell’attesa per potere dire sempre con la medesima immediatezza: eccomi Signore, al resto penserà Gesù stesso e qualunque sarà l’epilogo sarà sicuramente ciò che di più prezioso possiamo pescare nella nostra vita, perché frutto dell’Amore, l’Amore vero, che ci chiede la disponibilità a farci attraversare da esso stesso senza se e senza ma per divenire a sua volta”pescatori di uomini".
Allora quel discepolo che gesù amava disse:"E' il Signore!"(Gv 21,7)
RispondiEliminaFacciamo molta fatica a renderci conto che il Cristo, in qualche modo, cammina ancora in mezzo a noi, e con la mano, con lo sguardo o con la voce ci fa cenno di seguirlo...Egli agisce tramite le nostre facoltà e attraverso le circostanze della nostra vita (J-H Newman)
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