Venerdì (Gv 6,1-15)
Il miracolo dei pani – Per Gesù, questo gesto di misericordia è il segno di un altro dono; l’Eucarestia, pane di vita eterna. Ma di fronte al prodigio la gente vede in lui solamente un messia temporale, venuto a ristrutturare la potenza di Israele. --
Erano ormai in tanti coloro che seguivano Gesù e così, giunti sulla montagna li invitò a sedersi insieme a Lui. Subito dopo chiamò Filippo e pur sapendo quale poteva essere la risposta, gli chiede ugualmente di procurare da mangiare per tutti. Il discepolo non può che presentare l’impossibilità a provvedere alla richiesta. Come fare? “Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo” ed Andrea aggiunge: “C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?” Entrambi si smarriscono dinanzi alla richiesta del Maestro, non hanno ancora acquisito pienamente la consapevolezza di trovarsi accanto a Colui che tutto può! La risposta di Gesù è immediata: “fateli sedere”. I pochissimi pani ed i pochissimi pesci tra la meraviglia di tutti si moltiplicano, diventano così tanti da bastare per tutti e da riempire dodici canestri con i pezzi rimasti. Ecco ancora la potenza del Figlio di Dio che si manifesta! Ed in questa “immensità” che il cristiano deve credere ed affidare totalmente se stesso. Non gli si chiedono grandi cose, solo un piccolo gesto per ricevere i frutti di un amore senza confini, un Amore che tutto vede, che in tutto e per tutto non lascia mai sole le sue creature, per le quali l’attenzione rimane sempre vigile ed infinitamente dettagliata.
Il miracolo dei pani – Per Gesù, questo gesto di misericordia è il segno di un altro dono; l’Eucarestia, pane di vita eterna. Ma di fronte al prodigio la gente vede in lui solamente un messia temporale, venuto a ristrutturare la potenza di Israele. --
Erano ormai in tanti coloro che seguivano Gesù e così, giunti sulla montagna li invitò a sedersi insieme a Lui. Subito dopo chiamò Filippo e pur sapendo quale poteva essere la risposta, gli chiede ugualmente di procurare da mangiare per tutti. Il discepolo non può che presentare l’impossibilità a provvedere alla richiesta. Come fare? “Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo” ed Andrea aggiunge: “C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?” Entrambi si smarriscono dinanzi alla richiesta del Maestro, non hanno ancora acquisito pienamente la consapevolezza di trovarsi accanto a Colui che tutto può! La risposta di Gesù è immediata: “fateli sedere”. I pochissimi pani ed i pochissimi pesci tra la meraviglia di tutti si moltiplicano, diventano così tanti da bastare per tutti e da riempire dodici canestri con i pezzi rimasti. Ecco ancora la potenza del Figlio di Dio che si manifesta! Ed in questa “immensità” che il cristiano deve credere ed affidare totalmente se stesso. Non gli si chiedono grandi cose, solo un piccolo gesto per ricevere i frutti di un amore senza confini, un Amore che tutto vede, che in tutto e per tutto non lascia mai sole le sue creature, per le quali l’attenzione rimane sempre vigile ed infinitamente dettagliata.
Il segno che Gesù aveva compiuto...(GV 6,14)
RispondiEliminaUn miracolo non infrange le regole del mondo decaduto, ma ristabilisce le leggi del tempo di Dio. (A. Bool)
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