Giovedì (Lc 24,35-48)
Il cammino della fede – Aprendo la mente degli apostoli alla comprensione delle scritture, il Cristo spiega loro che dalla sua morte è venuta la salvezza per tutti gli uomini. Ormai dalla morte della Croce scaturirà anche per i suoi discepoli la luce della risurrezione (Cfr. Messalino ed. EDB) —
Nonostante sta scritto nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi, nonostante Gesù l’aveva già ricordato ai Suoi discepoli, trovandosi dinanzi a questo straordinario evento, trovandosi
dinanzi a Gesù Risorto, in carne ed ossa, vivo, in tutte la sua piena vitalità, non un fantasma, i discepoli non possono che provare una sensazione del tutto nuova, non descrivibile con parole: immensa gioia, meraviglia, stupore, … E’ ovvio che ciò che si sta presentando ai lori occhi non ha precedenti nella storia dell’uomo ed essi sono uomini. Si rende necessario il ritorno alle scritture per ridare una giusta dimensione allo straordinario evento ““Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni”. Gesù chiede se hanno da mangiare e gli offrono una porzione di pesce arrostito, il loro Maestro è di nuovo lì, con loro, come prima, seduto assieme nella stessa tavola, “in questa prima cena”,che apre ad una vita nuova, apre alla presenza di Gesù, espressamente Figlio di Dio, tra gli uomini. Essi sono “testimoni” che la parola di Mosè, dei Profeti, dei Salmi, …le Scritture si realizzano in tutta la loro pienezza in Gesù di Nazareth, il Figlio di Dio fattosi uomo, per vivere come uomo, per morire da uomo e risuscitare nella gloria da Dio. L’ Emmanuele, il Dio con noi è e resta e resterà sempre in tutte le Sue Creature.
Il cammino della fede – Aprendo la mente degli apostoli alla comprensione delle scritture, il Cristo spiega loro che dalla sua morte è venuta la salvezza per tutti gli uomini. Ormai dalla morte della Croce scaturirà anche per i suoi discepoli la luce della risurrezione (Cfr. Messalino ed. EDB) —
Nonostante sta scritto nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi, nonostante Gesù l’aveva già ricordato ai Suoi discepoli, trovandosi dinanzi a questo straordinario evento, trovandosi
dinanzi a Gesù Risorto, in carne ed ossa, vivo, in tutte la sua piena vitalità, non un fantasma, i discepoli non possono che provare una sensazione del tutto nuova, non descrivibile con parole: immensa gioia, meraviglia, stupore, … E’ ovvio che ciò che si sta presentando ai lori occhi non ha precedenti nella storia dell’uomo ed essi sono uomini. Si rende necessario il ritorno alle scritture per ridare una giusta dimensione allo straordinario evento ““Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni”. Gesù chiede se hanno da mangiare e gli offrono una porzione di pesce arrostito, il loro Maestro è di nuovo lì, con loro, come prima, seduto assieme nella stessa tavola, “in questa prima cena”,che apre ad una vita nuova, apre alla presenza di Gesù, espressamente Figlio di Dio, tra gli uomini. Essi sono “testimoni” che la parola di Mosè, dei Profeti, dei Salmi, …le Scritture si realizzano in tutta la loro pienezza in Gesù di Nazareth, il Figlio di Dio fattosi uomo, per vivere come uomo, per morire da uomo e risuscitare nella gloria da Dio. L’ Emmanuele, il Dio con noi è e resta e resterà sempre in tutte le Sue Creature.
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