Lunedì - Gv 6,22-29
Il cibo che non perisce – La moltiplicazione dei pani non era che un segno. Ora Gesù chiede alla folla di comprenderne il significato e di scoprire, nella fede, che il vero cibo che dona la vita eterna è lui stesso l’inviato da Dio. Cfr. Messalino ed. EDB)—
Il cibo che non perisce – La moltiplicazione dei pani non era che un segno. Ora Gesù chiede alla folla di comprenderne il significato e di scoprire, nella fede, che il vero cibo che dona la vita eterna è lui stesso l’inviato da Dio. Cfr. Messalino ed. EDB)—
Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna!
Gesù spiega a quelli che gli chiedono: "Rabbì, quando sei venuto qui?" che la loro domanda è una maldestra espressione della fame spirituale che li travaglia. La seconda domanda tradisce la loro semplicistica concezione della religione: "Che cosa dobbiamo fare per lavorare alle opere di Dio?" Alle opere che l'uomo pretende di compiere per Dio, Gesù oppone l'opera di Dio che è la fede posta nel cuore dell'uomo. Gesù insiste sulla fede in lui solo. Egli nega che la manna sia stata il vero pane che viene dal cielo: era solo una figura, un simbolo del pane che lui stesso avrebbe dato. Nello stesso tempo, egli vuole fare comprendere ai giudei che non si tratta soltanto di un pane d'origine miracolosa. E' un pane che, pur essendo un comune alimento terrestre e producendo i medesimi effetti, è di sua natura sopranaturale, cioè dà la vita al mondo. Insomma, il cibo che dura per la vita eterna è quello dato da Gesù Cristo; anzi è Gesù Cristo stesso, che si tratta di accogliere nella fede. Chi crede già assimila Gesù come pane di vita. (Monaci Benedettini Sivestrini)
Procuratevi il cibo che dura per la vita eterna (GV 6,27)
RispondiEliminaO Gesù, vero pane, unico e solo nutrimento sostanziale delle anime, riunisci i popoli attorno alla tua tavola. Nutriti di Te E da Te, o Gesù, gli uomini saranno forti nella fede,gioiosi nella speranza, attivi nelle molteplici opere opere di carità. ( Giovani XXIII, Il giornale dell'anima
RispondiElimina“Cercate il Regno di Dio e la sua giustizia, tutto il resto vi sarà dato in più”. Ecco perché io attendo serena: perché i giorni passano nell’attesa di Lui, che io amo nell’aria, nel sole che non vedo più, ma che sento, ugualmente, nel suo calore, quando entra attraverso la finestra a scaldarmi le mani; nella pioggia che scende dal cielo per lavare la terra.
RispondiEliminaBenedetta Bianchi Porro
Un invito molto forte: Cerchiamo la fede dentro di noi, avvaloriamo i doni di Dio che sono dentro di noi, bagaglio sempre a nostra disposizione in ogni attimo della nostra vita per affrintare con la Sua potenza in noi il vivere quotidiano. I segni esterni sono significativi, ma sono nulla nei confronti del nostro "patrimonio interiore! Opera di un Dio che ha tanto amato l'uomo da ben eqipaggiarlo per potere rispondere in Gesù Cristo a tutto ciò che la vita ci chiede.
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