MARTEDI’ (Mt 18,21-35)
Il perdono - La difficoltà che proviamo a perdonare deriva da un senso di pretesa giustizia: ci sembra ingiusto passare la spugna su un’offesa che è stata fatta, e che esige riparazione. Tuttavia, di fronte il perdono che Dio continua a concederci, la nostra esigenza di giustizia non può che apparire vana. (cfr. Messalino ed. EDB) - -
In pieno clima Quaresimale, clima di conversione, di ricerca di pace interiore, non poteva essere tralasciato uno dei temi centrali del cambiamento di vita che il cristiano deve cercare di operare in sé per avvicinarsi a Dio Padre: il tema del perdono. Un perdono che cerchiamo, nel desiderio di metterci in “pace con Dio” nella confessione e nella Comunione, sacramenti che ci vengono richiesti almeno una volta l’anno, a Pasqua, a completamento di un percorso di purificazione. Troviamo ascolto nell’infinita Misericordia del Padre, troviamo conferma nelle parole pronunciate dal Sacerdote: “Vai in pace il Signore ha perdonato i tuoi peccati". Riteniamo così di avere assolto il nostro compito ed arriviamo anche al punto di sentirci bene in pace con Dio e con noi stessi. In realtà tutto è andato bene abbiamo messo nelle mani del Sacerdote, che le ha presentate al Padre, tute le nostre mancanze a seguito di un esame di coscienza dettagliato. Tutto quello che in realtà abbiamo commesso l’abbiamo dichiarato ed abbiamo ricevuto l’assoluzione. La pagina del Vangelo di oggi ci propone una domanda molto forte: hai anche tu perdonato chi in qualsiasi forma ti ha offeso? La risposta è contenuta nella parabola del servo malvagio! Attenzione allora esaminiamoci e chiediamo il perdono al Padre Celeste per i nostri peccati, ma parimenti facciamo nei confronti di chi ha mancato verso di noi. “Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette”. E’ più difficile, ma fortemente necessario per la nostra Salvezza se vogliamo veramente ricevere la grazia della Divina Misericordia. Cominciamo a camminare anche lungo questi sentieri, anche con passi lenti, ma nella direzione dovuta. Il Padre sicuramente saprà aspettare. Cerchiamo la forza nel perdono che abbiamo ricevuto e nella preghiera costante a Cristo Gesù per intercessione di Maria SS.
Il perdono - La difficoltà che proviamo a perdonare deriva da un senso di pretesa giustizia: ci sembra ingiusto passare la spugna su un’offesa che è stata fatta, e che esige riparazione. Tuttavia, di fronte il perdono che Dio continua a concederci, la nostra esigenza di giustizia non può che apparire vana. (cfr. Messalino ed. EDB) - -
In pieno clima Quaresimale, clima di conversione, di ricerca di pace interiore, non poteva essere tralasciato uno dei temi centrali del cambiamento di vita che il cristiano deve cercare di operare in sé per avvicinarsi a Dio Padre: il tema del perdono. Un perdono che cerchiamo, nel desiderio di metterci in “pace con Dio” nella confessione e nella Comunione, sacramenti che ci vengono richiesti almeno una volta l’anno, a Pasqua, a completamento di un percorso di purificazione. Troviamo ascolto nell’infinita Misericordia del Padre, troviamo conferma nelle parole pronunciate dal Sacerdote: “Vai in pace il Signore ha perdonato i tuoi peccati". Riteniamo così di avere assolto il nostro compito ed arriviamo anche al punto di sentirci bene in pace con Dio e con noi stessi. In realtà tutto è andato bene abbiamo messo nelle mani del Sacerdote, che le ha presentate al Padre, tute le nostre mancanze a seguito di un esame di coscienza dettagliato. Tutto quello che in realtà abbiamo commesso l’abbiamo dichiarato ed abbiamo ricevuto l’assoluzione. La pagina del Vangelo di oggi ci propone una domanda molto forte: hai anche tu perdonato chi in qualsiasi forma ti ha offeso? La risposta è contenuta nella parabola del servo malvagio! Attenzione allora esaminiamoci e chiediamo il perdono al Padre Celeste per i nostri peccati, ma parimenti facciamo nei confronti di chi ha mancato verso di noi. “Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette”. E’ più difficile, ma fortemente necessario per la nostra Salvezza se vogliamo veramente ricevere la grazia della Divina Misericordia. Cominciamo a camminare anche lungo questi sentieri, anche con passi lenti, ma nella direzione dovuta. Il Padre sicuramente saprà aspettare. Cerchiamo la forza nel perdono che abbiamo ricevuto e nella preghiera costante a Cristo Gesù per intercessione di Maria SS.
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