MERCOLEDI’ (Mt 20,17-28)
Gesù stupisce ancora i suoi dodici discepoli a Lui più vicini, anticipando gli ultimi avvenimenti della Sua vita terrena, ormai prossimi. Saranno momenti di grande sofferenza, giorni di “passione”, giorni che vengono annunciati con serenità, perché è un sacrificio liberamente offerto, non un “martirio”, ma un’offerta libera di sé, un grande gesto di dimostrazione di Amore Vero. Egli deve portare a compimento un progetto di vita del tutto nuovo, è venuto tra di noi per la nostra Salvezza, per annunciare il grandioso modello di vita, per mostrare in tutta la sua pienezza il vissuto del Cristiano, concentrato tutto nel breve ma intenso Suo “cammino” terreno, che porterà la “Luce” nell’intimo di chi vorrà seguirlo. Un percorso che ha avuto inizio nella povera grotta di Betlemme e che si avvia alla conclusione con la morte in Croce. Un progetto completamente fuori dagli schemi “umani”! Nato povero tra i poveri, ultimo tra gli ultimi, muore inchiodato su una croce dopo un dolorosissimo “calvario”. Ma tre giorni dopo la morte risuscita, riappare nel Suo immenso Splendore, veramente Re dei Re, stravolgendo ogni ottica umana, che viene rapita dalla più meravigliosa vittoria del bene sul male. Ma gli uomini parlano ancora da uomini, la madre di Zebedeo chiede a Gesù due “posti di prestigio" per i due figli…. E’ la logica umana che ritorna sempre! Ma per la “conquista” del Regno di Dio Gesù ripete ai suoi dodici: ”… Colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo, e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo; appunto come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti”.
Gesù stupisce ancora i suoi dodici discepoli a Lui più vicini, anticipando gli ultimi avvenimenti della Sua vita terrena, ormai prossimi. Saranno momenti di grande sofferenza, giorni di “passione”, giorni che vengono annunciati con serenità, perché è un sacrificio liberamente offerto, non un “martirio”, ma un’offerta libera di sé, un grande gesto di dimostrazione di Amore Vero. Egli deve portare a compimento un progetto di vita del tutto nuovo, è venuto tra di noi per la nostra Salvezza, per annunciare il grandioso modello di vita, per mostrare in tutta la sua pienezza il vissuto del Cristiano, concentrato tutto nel breve ma intenso Suo “cammino” terreno, che porterà la “Luce” nell’intimo di chi vorrà seguirlo. Un percorso che ha avuto inizio nella povera grotta di Betlemme e che si avvia alla conclusione con la morte in Croce. Un progetto completamente fuori dagli schemi “umani”! Nato povero tra i poveri, ultimo tra gli ultimi, muore inchiodato su una croce dopo un dolorosissimo “calvario”. Ma tre giorni dopo la morte risuscita, riappare nel Suo immenso Splendore, veramente Re dei Re, stravolgendo ogni ottica umana, che viene rapita dalla più meravigliosa vittoria del bene sul male. Ma gli uomini parlano ancora da uomini, la madre di Zebedeo chiede a Gesù due “posti di prestigio" per i due figli…. E’ la logica umana che ritorna sempre! Ma per la “conquista” del Regno di Dio Gesù ripete ai suoi dodici: ”… Colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo, e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo; appunto come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti”.
Nessun commento:
Posta un commento