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La Vera Vite

Spirito Santo

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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

sabato 14 marzo 2009

Riflessioni...risonanze - (scorriamo la II settimana di Quaresima)

SABATO (Lc 15,1-3.11-32)

In questa pagina del Vangelo di Luca domina in maniera esplicita l’Amore del padre, un amore profondo, illimitato, incondizionato, senza pregiudizi…. Un Amore che comprende, che non conosce rancori, un Amore Vero, che si fa dono continuo di sé in tutta la sua espressione. Un uomo ricco ha due figli di cui uno, stanco del lavoro svolto nella casa del padre, certo di potere realizzare i propri progetti a modo suo, con uno stile di vita completamente nuovo, secondo lui più idoneo alla sua ricchezza, chiede al padre la sua parte di beni. Il padre, lontano da ogni tipo di egoismo, dà la parte richiesta al figlio e lo lascia libero di andare per la sua strada, certamente soffrendo, ma con una sofferenza che si fa dono totale. L’altro figlio rimane nella casa paterna e silenziosamente continua la sua vita. Il primo lascia, quindi, la casa del padre e va lontano a vivere finalmente libero di fare della sua vita quello che vuole. Sperpera tutti gli averi e non avendo più di che mangiare è costretto a lavorare per soddisfare persino i bisogni essenziale del vivere quotidiano. Sperimenta che cosa significa lavorare per un estraneo, ne coglie tutte le difficoltà, la differenza dei due stili di vita, si pente amaramente, supera l’egoismo che ha alimentato la sua scelta e ritiene di dovere tornare a casa pienamente convinto dell’errore commesso, del dolore provocato al padre, del fallimento del suo “fai da te”, per chiedere con umiltà il perdono. Giunto alla casa del padre, trova un padre pronto ad andargli incontro, felice dl ritorno del figlio, che non esita a riconoscergli la sua identità di figlio e, dimentico di tutto, l’accoglie in casa, gli ridà tutta la dignità di figlio ed ordina ai servi di preparare una grande festa.
La reazione del fratello è immaginabile, egli coglie solo l’ingiustizia, che a suo parere si sta commettendo nei suoi confronti. Alle sue proteste risponde un uomo, che conosce che cos’è l’Amore, che non manca di apprezzare la scelta da lui fatta e della gioia costante donatagli restandogli accanto, invitandolo a riconoscere l’umiltà, il pentimento, il ritorno del fratello. Ecco il messaggio quaresimale che si evidenzia in tutta la sua pienezza: “Convertitevi e credete al Vangelo” ritorniamo al Padre, lo troveremo pronto ad accoglierci nella sua casa, rallegrando il suo cuore. Bisogna fare festa per ogni peccatore pentito, questo è l’Amore, quell’Amore vero che continua a stupire coloro che non lo conoscono e che farebbero bene a decidersi di farne esperienza.

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