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La Vera Vite

Spirito Santo

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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

giovedì 30 settembre 2010

Riflessioni...Risonanze...scorriamo la XXVI Settimana del Tempo Ordinario

Giovedì - San Girolamo - Lc 10,1-12 .
Inviati come agnelli in mezzo ai lupi.

Gesù allarga la schiera dei suoi seguaci. È ancora Lui a chiamarli. Affida loro il compito, già svolto dal Battista, di preparargli la strada nei luoghi dove intendeva recarsi a dare il suo annuncio di salvezza. Il mondo da evangelizzare è una messe abbondante, ma gli operai sono pochi. Il loro primo compito è quello di pregare il padrone della messe, il buon Dio, affinché mandi operai in numero adeguato alla vastità della messe. Gesù invita a chiedere il dono della chiamata, della vocazione speciale a consacrare in modo elusivo, la propria vita all’evangelizzazione. È un’intenzione di preghiera, suggerita dallo stesso Cristo, perciò è un sacrosanto dovere di tutta la Chiesa, d’ogni fedele impetrare questo dono per tanti giovani. Il fatto che Gesù invii i suoi come pecore in mezzo ai lupi potrebbe sembrare temerario e crudele; noi sappiamo però, tutta la storia lo conferma, che sorretti dallo Spirito Santo, i suoi testimoni saranno sempre vincitori. Non hanno infatti verità proprie da annunciare o ideologie umane da sostenere e difendere. Essi portano un annuncio di liberazione e di amore e di pace universale, il messaggio stesso di Cristo, che ha potuto loro garantire, che insieme a persecuzioni, avranno un premio eterno. Alla sua Chiesa poi ha dato una garanzia di vittoria: «E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa». Le norme che poi Gesù detta ai suoi «missionari» riguardano, oltre quello primario di annunciare il Regno di Dio, la loro fiducia da riporre soltanto nella provvidenza divina, l’interiore libertà da umane preoccupazioni, l’umiltà nell’accettare eventuali rifiuti senza sgomentarsi per questo e la convinzione che l’avvento dell’universale liberazione è ormai imminente. Sarà il frutto della croce e della risurrezione, ma si espanderà ancora per l’opera sì tanti inviati, che sulla scia dei Dodici e dei primi settantadue discepoli, andranno, sparsi per il mondo, che Dio ha liberato il suo popolo.

Per un confronto personale
• Ogni giorno sei inviato dal Signore ad annunciare il Vangelo ai tuoi intimi (la casa) e agli uomini (la città). Assumi uno stile povero, essenziale, nel testimoniare la tua identità di cristiano?
• Sei consapevole che il successo della tua testimonianza non dipende dalle tue capacità individuali ma solo dal Signore che manda e dalla tua disponibilità?

5 commenti:

  1. Colui che prende l'ufficio di predicare, non deve fare il male ma lo deve tollerare, perché con la sua mansuetudine, gli riesca di mitigare l'ira di quelli che infieriscono contro di lui, e lui ferito riesca con le sue pene a guarire negli altri le ferite dei peccati.
    Gregorio Magno

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  2. La gioia che scaturisce dalla grazia divina non è un'allegria superficiale ed effimera. E' una gioia profonda, radicata nel cuore e capace di pervadere l'intera esistenza del credente. Una gioia che può convivere con le difficoltà, con le prove, addirittura - per quanto ciò possa sembrare paradossale - con il dolore e la morte. È la gioia del Natale e della Pasqua, dono del Figlio di Dio incarnato, morto e risorto; una gioia che nessuno può togliere a quanti sono uniti a Lui nella fede e nelle opere.
    Giovanni Paolo II

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  3. Signore, fa' che noi possiamo conoscere la grandezza della speranza alla quale ci chiami mediante la vita, il servizio, il ministero in questo corpo comunitario che e' tuo e che diffonde il tuo splendore nel tempo, nell'attesa della pienezza della gloria.
    Carlo Maria Martini

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  4. L'atteggiamento a cui tendere nella prova è la sottomissione, l'accogliere e non il domandare. Solo la sottomissione è capace di gettare una scintilla di luce sull'esperienza drammatica dell'esistenza.
    Card. Carlo Maria Martini

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  5. Signore Gesù, concedimi di credere, sperare, amare nel cuore delle esperienze che mi schiacciano, come hai saputo fare tu quando hai vissuto la tua passione
    X. Thévenot

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