Giovedì - Lc 5,1-11
Gesù nella barca di Simone.
Ieri, nel brano che abbiamo ascoltato ieri, il Signore aveva fatto il suo ingresso nella casa di Pietro, guarendo la sua suocera. Oggi invece lo vediamo salire sulla sua barca. Egli sta dicendo con i suoi gesti che è impensabile una Chiesa senza Cristo: i malati non potrebbero guarire e ogni sforzo, ogni fatica spesa nel buio della notte, resterebbe senza frutto. È lo stesso Pietro a dichiararlo apertamente: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla». Faticare al buio e senza Cristo inevitabilmente produce solo il nulla e genera le più amare delusioni. Quante energie sprecate per il nulla! Quante delusioni e amarezze ci procuriamo con le nostre stupide presunzioni! Gesù ci ammonisce: «Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla». San Pietro intuisce l’ammonimento del suo Maestro e fiducioso afferma: «Ma sulla tua parola getterò le reti». La pesca miracolosa, che segue al comando del Signore, è il preludio di quanto accadrà ai ministri del suo Regno che si succederanno nei secoli nella sua Chiesa: tutti coloro che andranno nel suo nome e saranno pieni di fede nella sua parola porteranno molto frutto, faranno pesche miracolose non più di pesci ma di uomini. Già nel chiamarli a sé Gesù aveva preannunciato ai suoi discepoli la missione a cui intendeva destinarli: «E disse loro: «Seguìtemi, vi farò pescatori di uomini». Quanto Gesù dice ai suoi discepoli per garantire loro la vera fecondità alla missione a cui egli li invierà, serve anche nella vita di ogni fedele: è vero per tutti che senza di Lui non possiamo fare nulla, è vero per tutti che dobbiamo agire in conformità alla sua parola. Tutti diciamo pregando il nostro Padre celeste: «Sia fatta la tua volontà». Tutti vorremmo che ad ogni nostro sforzo segua sempre un frutto buono per noi, per gli altri e soprattutto per la gloria del nostro Dio. Il segreto ci è stato svelato, dobbiamo agire «nel suo nome, sulla sua parola», con Cristo già presente nella nostra casa, nel nostro cuore, nella nostra vita. M.B.S.
• Dove e come avviene oggi la pesca miracolosa, che avviene facendo attenzione alla Parola di Gesù?
• "Lasciarono tutto e lo seguirono." Cosa devo lasciare per seguire Gesù? P.C.
Il silenzio è l’elemento nel quale prendono forma grandi cose.
RispondiEliminaThomas Carlyle
Non temiamo il Signore. Siamo cadute nelle sue mani. Ma sono mani dolcissime, che guidano verso una strada d’amore e di pace. E noi, se saremo docili nelle Sue mani, non saremo mai, nemmeno per un soffio, abbandonate .
RispondiEliminaBenedetta Bianchi Porro
Non c'è per i cristiani una vita spirituale di serie A o di serie B; non esiste una vita cristiana mediocre. Il Concilio, primavera dello Spirito, ha richiamato tutti alla santità, alla pienezza della vita nella comunione con Cristo e tra noi, alla gioia di questa Comunione.
RispondiEliminaLorenzo Artusi
Infelice l'uomo che vale meno di quello che possiede e ciò accade quando pone se stesso al di sotto dei suoi averi. S. Antonio
RispondiElimina"Duc in altum!". Andiamo avanti con speranza! Il nuovo millennio si apre davanti alla Chiesa come oceano vasto in cui avventurarsi, contando sull'aiuto di Cristo. Il Figlio di Dio [...] compie anche oggi la sua opera: dobbiamo avere occhi penetranti per vederla, e soprattutto un cuore grande per diventarne noi stessi strumenti.
RispondiEliminaGiovanni Paolo II
Usa delle creature visibili: della terra, del mare, del cielo, dell'aria, delle sorgenti e dei fiumi; ciò che vi è di mirabile in essi, riferiscilo a lode e gloria del Creatore [...].Tocca col senso del corpo la luce corporea, ma con tutto l'affetto dell'animo abbraccia quella luce vera che illumina ogni uomo che viene in questo mondo (Gv 1,9)
RispondiEliminaS. Leone Magno
Dio ti ama, e sempre di più. Devi lasciare che la tua anima si schiuda, non devi aver più preoccupazione di nulla. Perché tu sei completamente nel Cuore di Dio, al riparo da tutto.
RispondiEliminaRaïssa Maritain
L'amore del quale la causa è Dio, è simile a una sorgente che sgorga dalle profondità del cuore: il suo flusso non cesserà mai di scorrere. E' l'unica sorgente dell'amore. La sua provvista non viene mai meno e diventa energia in chi si fida.
RispondiEliminaIsacco di Ninive
Miei sono i cieli e mia la terra; mie sono le genti. Gli Angeli sono miei e la Madre di Dio e tutte le cose sono mie e Dio stesso è mio e per me perché Cristo è mio e io gli appartengo. Dunque che altro cerchi e domandi, anima mia?
RispondiEliminaS. Giovanni della Croce