Sabato - Lc 8,4-15
Gesù non solo annuncia il suo vangelo, ma Egli, che scruta i cuori, ha il potere di conoscere come vengono accolte le sue parole. Ricorrendo ad una parabola descrive in modo semplice e facilmente comprensibile, le reazioni interiori, quelle positive e quelle negative che ci accompagnano. Il nostro cuore viene paragonato ad un terreno di diversa natura su cui viene sparsa la parola di Dio come buon seme tutto destinato a moltiplicarsi in copiosi frutti. Abbiamo la più ampia garanzia circa la bontà del seme: è la parola di Dio, la verità assoluta, il bene ultimo, la luce vera che illumina la nostra mente e ci conforma a Cristo. È la provvida informazione che egli ci ha voluto rivelare nella sua persona e nel suo Vangelo. L'esito del raccolto dipende quindi soltanto da noi. La strada accoglie comunque il seme, ma non ha la linfa per farlo fruttificare; il diavolo ha buon gioco; ciò che è duro non assorbe in profondità e facilmente viene portato via. La stessa sorte è riservata ai cuori di pietra, facili ai momentanei entusiasmi, ma troppo superficiali per consentire al seme di mettere radici. Le spine delle preoccupazioni e delle distrazioni, le superficialità, la ricerca delle umane ricchezze e dei facili piaceri non consentono ai semi di giungere a maturazione. Accogliere con fede, custodire «con cuore buono e perfetto» consente invece di ascoltare e produrre con perseveranza frutti abbondanti. Sono così descritte le nostre reali situazioni spirituali. Sono questi i nostri comportamenti, questi i modi diversi di ascoltare il Dio che parla, il Cristo, verità incarnata. Un primo passo potrebbe essere quello di recuperare il silenzio, sia all'interno del nostro spirito che all'esterno. Non è facile ai nostri giorni difendersi dal bombardamento continuo dei rumori e dalle frenesie che ci àgitano interiormente. Bisogna avere il coraggio di decelerare, trovare un incedere più calmo, darsi e dare a Dio spazi e momenti di ascolto. M.B.S.
Per un confronto personale
• La semente cade in quattro luoghi diversi: per la strada, tra le pietre, tra gli spini e in un buon terreno. Cosa significa ognuno di questi quattro terreni? Che tipo di terreno sono io? A volte la gente è pietra. Altre volte spini. Altre volte cammino. Altre volte terreno buono. Nella nostra comunità, cosa siamo normalmente?
• Quali sono i frutti che la Parola di Dio sta producendo nella nostra vita e nella nostra comunità?
Per amare te in tutto, ineffabile Dio, dobbiamo amarti al di sopra di ogni cosa; per essere fedeli alla terra, dobbiamo essere fedeli a te, Padre nei cieli. Il tuo Spirito quindi ci insegni a rinunciare per amore tuo a tutte le cose amate.
RispondiEliminaHans Urs von Balthasar
Noi portiamo la morte di Cristo nel nostro corpo, affinché la vita di Cristo si manifesti in noi. Non è dunque più la vita nostra, ma la vita di Cristo che noi viviamo: vita d'innocenza, vita di castità, vita di semplicità e di ogni virtù.
RispondiEliminaS. Ambrogio
Per raggiungere il proprio scopo, la maggior parte degli uomini è più capace di un grande sforzo che di una lunga perseveranza.
RispondiEliminaLa Bruyère
Nella parabola del seminatore, il Cristo ci mostra che la sua parola si rivolge a tutti indistintamente. Come, infatti, il seminatore [del Vangelo] non fa distinzione tra i terreni, ma semina in tutte le direzioni, così il Signore non distingue tra il ricco e il povero, il saggio e lo sciocco, il negligente e l'impegnato, il coraggioso e il pavido, ma si indirizza a tutti.
RispondiEliminaGiovanni Crisostomo
Signore, mi hai cercato e mi hai trovato là dove andavo errando, mi hai ricondotto dalla strada sbagliata e mi hai sollevato sulle tue spalle immacolate, o Cristo... Mi hai fatto entrare nella comunione e mi hai messo nel numero dei tuoi servi. Come non fidarsi di te?
RispondiEliminaSimeone il Nuovo Teologo
Noi portiamo la morte di Cristo nel nostro corpo, affinché la vita di Cristo si manifesti in noi. Non è dunque più la vita nostra, ma la vita di Cristo che noi viviamo: vita d'innocenza, vita di castità, vita di semplicità e di ogni virtù.
RispondiEliminaS. Ambrogio
Il passato, il futuro, non sono più nulla per me. Nel momento presente solo l'amore è la mia legge.
RispondiEliminaMarthe Robin
Hai incominciato una vita buona, ringraziane il Signore. Ma, secondo l'avvertimento di San Bernardo, il premio è solamente promesso a chi incomincia, ed è concesso soltanto a chi persevera. Non è sufficiente correre il palio, è necessario correre sino a vincerlo: "Correte anche voi in modo da conquistarlo" scrive l'apostolo Paolo.
RispondiEliminaS. Alfonso Maria de' Liguori
Accogliere, meditare e conservare la Parola è la porta d'accesso alla Sapienza dello Spirito.
RispondiEliminaIsacco il Siro