La vera purezza
Niente di ciò che è al di fuori di noi può garantirci la purezza interiore. Possiamo abbellirci con gli abiti migliori, nutrirci dei cibi più succulenti o fingere nei nostri comportamenti, ma il nostro animo, quello che veramente ci qualifica ed è chiaro agli occhi di Dio, rimane nella sua realtà. Gesù proclama queste verità affermando ancora una volta, rivolgendosi alle folle, ma parlando degli scribi e dei farisei, che: «Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a contaminarlo». Anche i latini affermavano, a mo' di proverbio, che "la bocca parla dall'abbondanza del cuore". Il Signore spiega ulteriormente agli Apostoli il significato della sua affermazione: «Siete anche voi così privi di intelletto? Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può contaminarlo, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a finire nella fogna?». La conclusione immediata e più evidente è che Gesù dichiarava mondi tutti gli alimenti, ma c'è qualcosa di più importante da dedurre da suo discorso: è la pratica applicazione del comandamento che ci sollecita a non dire o testimoniare il falso, a vivere in noi la verità di Dio per essere suoi testimoni veri e credibili nella carità. C'è una condanna a tutto ciò che inquina il nostro animo, che ci induce alla falsità e all'errore, che tende a trarre in inganno noi stessi, il nostro prossimo e a stravolgere ciò che Dio stesso ci ha fatto conoscere nella rivelazione e noi sperimentiamo nel vivere di ogni giorno. «Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno». Gli inquinamenti da parole sono più pericolosi e più nocivi di quelli atmosferici; sarebbe urgente per noi indire una campagna ecologica di purificazione del linguaggio. Noi cristiani che ci ispiriamo a Cristo, la Verità incarnata, dovremmo essere di fulgido esempio, pur sapendo che l'affermazione della verità e il vivere nella purezza del cuore comporta sempre un alto prezzo da pagare: Cristo e i suoi martiri hanno pagato con la vita, noi...?
Martirologio Romano: Memoria della deposizione di santa Scolastica, vergine, che, sorella di san Benedetto, consacrata a Dio fin dall’infanzia, ebbe insieme con il fratello una tale comunione in Dio, da trascorrere una volta all’anno a Montecassino nel Lazio un giorno intero nelle lodi di Dio e in sacra conversazione
RispondiEliminaDio ha dato alla terra il soffio che lo nutre. E’ il suo alito a dar vita a tutte le cose. E se egli trattenesse il respiro, tutto si annienterebbe. Questo respiro vibra nel tuo, nella tua voce. E’ l’alito di Dio, che tu respiri – e non lo sai
RispondiEliminaTeofilo d’Antiochia
Tu non troverai quello che desideri o maggiormente brami, né per qualsiasi tua strada né per quella dell'altà contemplazione, ma in una grande umiltà e sottomissione di cuore a Dio.
RispondiEliminaSan Giovanni della Croce
Mio Dio, tu conosci la mia fragilità e l'abisso senza fondo della mia miseria..., se io dovessi un giorno essere infedele, se io dovessi retrocedere e abbandonare il tuo cammino così dolce, fuggendo il tenero appoggio delle tue braccia, oh!, io ti supplico e ti scongiuro, fammi la grazia di morire all'istante.
RispondiEliminaMarthe Robin
Non dal cibo che entra per la bocca, ma piuttosto dai cattivi pensieri dell'anima, che provengono dal cuore, l'uomo si rende immondo. I cibi, infatti, che prendiamo da ingerire, sono stati creati da Dio per l'uso della vita umana e benedetti, e perciò non possono macchiare l'uomo. Ma i cattivi e contrari pensieri che provengono dal cuore, come lo stesso Signore ha interpretato, cioè, "gli omicidi, gli adulteri, le impurità, i furti, le false testimonianze, le bestemmie" e tutte le altre azioni malvagie, che provengono dal demonio, che ne è l'autore, queste sono le cose che veramente macchiano l'uomo.
RispondiEliminaCromazio di Aquileia
La spesa mondiale per cosmetici potrebbe risolvere il problema dell'alfabetizzazione in tutto il pianeta. La FAO sostiene che il cibo è sufficiente per tutti, mentre ci sono un miliardo e mezzo di affamati. Per la "bella figura" certuni spendono da ventisette a trenta milioni per un solo pranzo di nozze.
RispondiEliminaCarla Ravaioli (saggista)
"Beati coloro che si allietano quando, entrando nel loro cuore, non vi trovano niente di male. Per poter rientrare così nel tuo cuore, purificalo! Spazza via dal tuo cuore i sordidi desideri, l'avarizia, getta via i risentimenti... verso l'amico e anche verso il nemico. Togli via tutto questo e ritorna al tuo cuore: vi troverai la gioia".
RispondiElimina(S.Agostino sul Sal.33 I)