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La Vera Vite

Spirito Santo

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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

lunedì 22 febbraio 2010

Riflessioni....Risonanze....Scorriamo la I Settimana di Quaresima

Lunedì - CATTEDRA DI SAN PIETRO APOSTOLO - Mt 16,13-19
La liturgia della festa di oggi ci invita a celebrare contemporaneamente la fede di Pietro, la sua confessione della divinità di Cristo, il mandato che lo stesso Signore gli ha affidato di essere il nocchiero della nave della chiesa e la continuità di quel mandato nella persona dei suoi successori. È quindi una festa che coinvolge tutta la chiesa, il capo che è Cristo, colui che lo rappresenta in terra, il romano pontefice, e tutte le membra della sua Chiesa. Le chiavi del regno, affidate a Pietro, ora sono diventate sacramento universale di salvezza per tutto il genere umano. Cristo è il capo, la fede e la testimonianza del primo degli apostoli, la sua triplice dichiarazione di amore, gli offrono l’occasione di dichiarare una esplicita volontà divina per quella scelta, per quella missione e per quella responsabilità. «Voi chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». Così l’umile pescatore della Galilea diventava, per volontà divina, il principe degli apostoli. Così, annesso al mandato, veniva dichiarata una inviolabilità della Chiesa, fondata sulla roccia, che è Cristo e su Pietro, confermato nella fede. Ci ha voluto dare anche una garanzia di vittoria «sulle porte degli inferi», sul male e sui nemici della Chiesa. Da quella Cattedra, segno episcopale, dove siede il Vicario di Cristo, attendiamo la verità della dottrina e una guida sicura. Monaci Benedettini Silvestrini
Per un confronto personale ( P. Carmelitani)
• Quali sono le opinioni che ci sono nella nostra comunità su Gesù? Queste differenze nel modo di vivere e di esprimere la fede arricchiscono la comunità o ne rendono difficile il cammino e la comunione? Perché?
• Chi è Gesù per me? Chi sono io per Gesù?

6 commenti:

  1. Un servo non può essere maggiore del suo Signore, e nessuno può arrogarsi ciò che il Padre ha dato solo al Figlio, tanto da credere di poter dare mano alla pala nell'aia per gettare al vento e mondare il grano, oppure di poter separare, con giudizio umano, tutta la zizzania dal frumento. È questa una presunzione superba, è una ostinazione sacrilega, che si arroga una frenesia abbietta.
    Cipriano di Cartagine

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  2. La risposta di ciascuno di noi qual è? Gesù è realmente, e sottolineo realmente, il Figlio di Dio per me? Mi rapporto a lui con la coscienza che mi rapporto a Dio? Lo prego come Dio, lo amo come Dio, lo seguo, cioè lo imito, come Dio?

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  3. Nel cuore di ogni uomo c'è un vuoto che ha la forma di Dio e che solo Dio può riempire per mezzo del suo Figlio Gesù Cristo.
    Blaise Pascal

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  4. Siate sordi quando qualcuno vi parla senza dire di Gesù Cristo che è della stirpe di David, da Maria, che veramente è nato, ha mangiato e bevuto; che veramente è stato perseguitato sotto Ponzio Pilato; che veramente è stato crocifisso ed è morto...; che è veramente risorto dai morti, essendo stato risuscitato dal Padre suo; e che il Padre suo, a somiglianza di lui, risusciterà anche noi che crediamo in lui per mezzo di Gesù Cristo, senza il quale non abbiamo la vera vita.
    Sant'Ignazio di Antiochia

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  5. La vita ha valore solo perché consente, amando, di riuscire, in libera solidarietà con i fratelli, a comunicare con l'Eterno che è Amore infinito. Chi dunque potrebbe mentire a se stesso credere di amare e di seguire la retta via se non a condizione di liberare in sé ogni giorno di più una voce che grida al fratello: quando tu soffri, io sto male?
    Abbé Pierre

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  6. Beati coloro che, guardando a Gesù sulla croce, si troveranno divinamente gioiosi.
    Bossuet

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