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Spirito Santo

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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

martedì 22 dicembre 2009

Riflessioni...risonanze - (scorriamo la IV Settimana di Avvento - Natale del Signore Gesù

Martedì – Lc 1,46-55
Tra i gioielli della letteratura cristiana è il Magnificat che Luca pone in bocca alla Vergine Madre! Maria, appena Elisabetta ricambia il suo saluto, riconoscendola come Madre del Signore, canta la gioia che le germoglia dentro!Vale la pena di riposarvi il cuore pregandolo per intero insieme alla Madonna.Qui però ci si sofferma su questa prima espressione che evidenzia due atteggiamenti di Maria, vero modello di orante.Anzitutto bisogna dire che è un'espressione di gioia profonda e diffusiva. Una gioia che sgorga anzitutto dal primo atteggiamento: quello di voler magnificare il Signore, cioè lodarlo con tutto lo slancio del cuore. Ed ecco il secondo atteggiamento di Maria: quello in cui riconosce che Dio "ha guardato all'umiltà della sua serva". Attenzione! La parola ‘umiltà' qui non equivale alla virtù dell'umiltà.Maria dice che il Signore ha posato gli occhi sul ‘niente' che lei è e si sente. È il senso evidente della sua creaturalità: di un limite, non di un vanto. E l'esultanza, l'esplodere e il dilagare della gioia viene proprio di lì. Lo sguardo di Maria è su Dio. E anche quando vede se stessa, il suo vedersi nel Signore non permette che il suo ‘niente' l'accasci. Tutt'altro! Si coglie amata, proprio dentro il proprio nulla. E la grande gioia sgorga da questo suo protendersi a Dio, contemplarlo e lodarlo, conoscendo anche se stessa in un'estrema povertà però trasfigurata dall'infinito amore di lui.Attendo il Natale in questo sguardo contemplativo consono a quello di Maria e lascio che la sua gioia dilaghi in me.Signore, sei grande e potente! Io sono un niente ma amato e salvato da te. Vieni, Signore Gesù. Vieni! Eremo San Biagio

4 commenti:

  1. [Maria] non attribuisce niente ai suoi meriti, ma riporta tutta la sua grandezza al dono di colui che, potente e grande per natura, rende i suoi fedeli, da piccoli e deboli, grandi e forti.
    Beda il Venerabile

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  2. Maria riconosce Dio come Dio, e scopre in sé l'immagine piena di lui. Ognuno, infatti, riceve Dio nella misura in cui lo "magnifica", e lo magnifica nella misura in cui cede posto alla sua altezza, abbassandosi
    Silvano Fausti

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  3. Siate un "sorriso" su questo mondo, è il mio augurio più grande. Credo che non ne troverei uno più bello, perché se sorridete anche in mezzo alla sofferenza è perché il piccolo Gesù vi ha dato un riflesso della sua gioia di bambino quando riposava, fiducioso, nelle braccia della Vergine Maria, sua Madre.
    Magdeleine di Gesù

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  4. La dimensione del ringraziamento non riguarda solo la forma di certe preghiere ma deve impregnare tutto il nostro modo di essere. E' ciò che chiede Paolo: siate eucaristici (Col 3,15).
    Enzo Bianchi

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