Sabato – Mt 17,10-13
Con la loro domanda, i discepoli esprimono le riserve dei dottori della legge verso Gesù. Se Gesù fosse il Messia atteso, il profeta Elia avrebbe dovuto essere tornato da molto tempo per preparare la sua venuta. E se Elia fosse effettivamente stato là, avrebbe già cominciato molte cose: non ci sarebbero più oppressioni politiche, il dominio dell’uomo sull’uomo sarebbe giunto alla fine, non vi sarebbero più opposizioni sociali tra poveri e ricchi, una nuova era di pace sarebbe già iniziata. Gesù spiega ai suoi discepoli che la nuova era di pace comincia adesso, per coloro che colgono la loro opportunità, che rispondono all’appello alla conversione e instaurano la pace nel proprio cuore. Ma le attese degli uomini sono altre: essi contano su un potente che possa aiutarli automaticamente a stabilire la pace. Ecco perché le parole di Giovanni Battista si sono perse nel vuoto. E perché la violenza minaccia quelli che portano la pace: Giovanni Battista muore di morte violenta, e Gesù presagisce che anch’egli sarà colpito da un destino simile. (La Chiesa)
Con la loro domanda, i discepoli esprimono le riserve dei dottori della legge verso Gesù. Se Gesù fosse il Messia atteso, il profeta Elia avrebbe dovuto essere tornato da molto tempo per preparare la sua venuta. E se Elia fosse effettivamente stato là, avrebbe già cominciato molte cose: non ci sarebbero più oppressioni politiche, il dominio dell’uomo sull’uomo sarebbe giunto alla fine, non vi sarebbero più opposizioni sociali tra poveri e ricchi, una nuova era di pace sarebbe già iniziata. Gesù spiega ai suoi discepoli che la nuova era di pace comincia adesso, per coloro che colgono la loro opportunità, che rispondono all’appello alla conversione e instaurano la pace nel proprio cuore. Ma le attese degli uomini sono altre: essi contano su un potente che possa aiutarli automaticamente a stabilire la pace. Ecco perché le parole di Giovanni Battista si sono perse nel vuoto. E perché la violenza minaccia quelli che portano la pace: Giovanni Battista muore di morte violenta, e Gesù presagisce che anch’egli sarà colpito da un destino simile. (La Chiesa)
Bisogna abbandonare, lasciar andare, emigrare. Ed ecco... siamo improvvisamente dappertutto e teniamo tutto (pensando forse che sia ‘nulla', perché è tutto) e non abbiamo più bisogno di un sostegno, perché siamo divenuti una specie di totalità fluttuante, che si regge da sé (nel tutto di Dio) senza cadere, perché per chi si abbandona, abbandonando tutto, non esiste nulla in cui possa cadere.
RispondiEliminaKarl Rahner
Il vero contestatore è colui che tenendo gli occhi fissi sulla verità di cui ode il mormorio, non si preoccupa di piacere agli uomini.
RispondiEliminaJ. Guitton
Se apri la tua bocca per correggere ed edificare il prossimo, allora sì la tua lingua è simile a quella del Signore. E questo l'afferma Dio stesso: Chi esprime pensieri elevati e non vili, sarà come la mia bocca (Ger 15,19). E quando la tua lingua diventa come la lingua di Cristo, e la tua bocca come la bocca del Padre e tu sei tempio dello Spirito Santo, quale onore si può paragonare a questo?
RispondiEliminaGiovanni Crisostomo
A te, dunque, O Gesù, dono le forze del mio essere...Nel momento presente, solo l'amore è la mia legge...Io ho più bisogno di amore che di aria per respirare. Io sento sempre il mio cuore battere nel mio petto, ma sospiro dietro l'Alleanza divina.
RispondiEliminaMarthe Robin
La tua ardentissima carità m'infiammi, affinché totalmente trasformato in un fuoco divino, io arda di una duplice carità: l'amore di Dio e dei fratelli.
RispondiEliminaLanspergio
Le parole di Gesù "Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi" (Gv 5,12) dovrebbero essere non solo una luce per noi, ma anche un fuoco distruttore dell'egoismo che ci impedisce di crescere nella santità.
RispondiEliminaMadre Teresa di Calcutta
Le parole di Gesù "Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi" (Gv 5,12) dovrebbero essere non solo una luce per noi, ma anche un fuoco distruttore dell'egoismo che ci impedisce di crescere nella santità.
RispondiEliminaMadre Teresa di Calcutta
Disse l'abate Antonio: Ora non temo più Dio. Io lo amo. Perché è scritto: «L'amore scaccia il timore».
RispondiElimina