Giovedì - Mt 1,1-17
I primi diciassette versetti del Vangelo di Matteo contengono una lunga lista di nomi. Vogliono raccontare una genealogia che inizia da Abramo, nostro padre nella fede, e giunge fino a Cristo, della stirpe di Davide. E’ difficile per chi non è assuefatto al linguaggio biblico comprendere che dentro ogni nome è contenuta una storia, apparentemente slegata l’una dall’altra, storia di ansie e di dolori, di santità e di tradimenti, di attese e di speranze, che risultano alla fine, in una visione teologica della storia, tutte incollate ad un approdo, ad un tempo, ad un evento e soprattutto ad una persona, alla persona del Cristo. I disegni di Dio hanno i propri percorsi, s’insinuano nelle vicende degli uomini, sembra talvolta ne risultino sconvolti e distorti, ma alla fine la conclusione nella fede è sempre la stessa: “quello che il Signore vuole, Egli lo compie in cielo e sulla terra”. Dio è Signore della storia e ad ogni Natale tale realtà rifulge di particolare evidenza. Quando le nostre storie sembrano calare a precipizio negli abissi del male, dovremmo ricordarci del Dio che salva, che interviene, che redime le nostre vicende, anche le peggiori. Monaci Benedettini Silvestrini
I primi diciassette versetti del Vangelo di Matteo contengono una lunga lista di nomi. Vogliono raccontare una genealogia che inizia da Abramo, nostro padre nella fede, e giunge fino a Cristo, della stirpe di Davide. E’ difficile per chi non è assuefatto al linguaggio biblico comprendere che dentro ogni nome è contenuta una storia, apparentemente slegata l’una dall’altra, storia di ansie e di dolori, di santità e di tradimenti, di attese e di speranze, che risultano alla fine, in una visione teologica della storia, tutte incollate ad un approdo, ad un tempo, ad un evento e soprattutto ad una persona, alla persona del Cristo. I disegni di Dio hanno i propri percorsi, s’insinuano nelle vicende degli uomini, sembra talvolta ne risultino sconvolti e distorti, ma alla fine la conclusione nella fede è sempre la stessa: “quello che il Signore vuole, Egli lo compie in cielo e sulla terra”. Dio è Signore della storia e ad ogni Natale tale realtà rifulge di particolare evidenza. Quando le nostre storie sembrano calare a precipizio negli abissi del male, dovremmo ricordarci del Dio che salva, che interviene, che redime le nostre vicende, anche le peggiori. Monaci Benedettini Silvestrini
Dio è eterno, è nato da una donna e rimane con noi ogni giorno. In questa fiducia viviamo, in questa fiducia troviamo la strada della nostra vita.
RispondiEliminaSan Cirillo di Alessandria
Il Verbo si fa carne nel nostro essere usandoci. Noi siamo per lui, affinché egli si sviluppi in noi. Egli non può vivere che di noi, di questo dono della nostra propria vita.
RispondiEliminaAugustin Guillerand
Fuggi via per breve tempo dalle tue occupazioni, lascia per un po' i tuoi pensieri tumultuosi. Allontana in questo momento i gravi affanni e metti da parte le tue faticose attività. Attendi un poco a Dio e riposa in lui. Entra nell'intimo della tua anima, escludi tutto tranne Dio e quello che ti aiuta a cercarlo, e, richiusa la porta, cercalo.
RispondiEliminaSant'Anselmo
La pace, come pienezza di vita, cioè di verità, di giustizia, di libertà, resta il termine più alto dell'anelito e dell'impegno di ogni uomo e di tutti i popoli.
RispondiEliminaGiovanni Paolo II
Per fortuna si incontra ancora qualche pazzo (qualche saggio!) che ha l'audacia di porre dei gerani alla finestra, di contemplare le stelle, di cantare e piangere senza nascondersi e anche, sì, di esultare davanti a Dio a causa della sua immensa gloria. E tutto questo non è benedizione?
RispondiEliminaLouis-Albert Lassus