Lunedì - Lc 1,39-45
L'evangelista Luca ha appena narrato l'evento centrale della storia: con la collaborazione del ‘Sì' di Maria, "il Verbo di Dio si fece carne" nel grembo di una donna. E questa donna, subito, si lascia afferrare dalle urgenze della carità e va dalla vecchia cugina Elisabetta in situazione di faticosa gestazione di un figlio: Giovanni Battista. La scena è un affresco pieno di letizia tenerezza stupore e luce divina.La giovane donna Maria di Nazareth entra nella casa e abbraccia la cugina con un saluto in cui riverenza per l'anziana cugina e offerta di prestazioni amorevoli sono la stessa cosa. E quel saluto è impregnato delle presenza che già misteriosamente abita nel grembo di Maria. È la presenza dell'Onnipotente Iddio reso piccolo seme dell'uomo. Potrebbe distruggere tutti e tutto. Ma, al contrario, protegge e accarezza, vivifica il bambino che è nel grembo di Elisabetta. Il risultato ‘qui e ora'? Un sussulto di gioia del nascituro nello Spirito Santo.Com'è bello abbandonarsi a un momento contemplativo che faccia spazio, anche in te, a questa gioia! Essa è stata definita da Chesterthon "il gigantesco segreto cristiano".E scaturisce proprio da una presenza: quella di Gesù che vive, per fede, nel cuore di chi crede e vive coerentemente al vangelo.Signore Gesù, nell'imminenza del tuo Natale, rendimi capace di attenzione interiore a questi misteri che si rinnovano anche in me se vivo le contingenze di questi giorni con cuore aperto al dono del tuo amore e mi lascio rendere capace di amare a mia volta, donandomi.
Eremo San Biagio
L'evangelista Luca ha appena narrato l'evento centrale della storia: con la collaborazione del ‘Sì' di Maria, "il Verbo di Dio si fece carne" nel grembo di una donna. E questa donna, subito, si lascia afferrare dalle urgenze della carità e va dalla vecchia cugina Elisabetta in situazione di faticosa gestazione di un figlio: Giovanni Battista. La scena è un affresco pieno di letizia tenerezza stupore e luce divina.La giovane donna Maria di Nazareth entra nella casa e abbraccia la cugina con un saluto in cui riverenza per l'anziana cugina e offerta di prestazioni amorevoli sono la stessa cosa. E quel saluto è impregnato delle presenza che già misteriosamente abita nel grembo di Maria. È la presenza dell'Onnipotente Iddio reso piccolo seme dell'uomo. Potrebbe distruggere tutti e tutto. Ma, al contrario, protegge e accarezza, vivifica il bambino che è nel grembo di Elisabetta. Il risultato ‘qui e ora'? Un sussulto di gioia del nascituro nello Spirito Santo.Com'è bello abbandonarsi a un momento contemplativo che faccia spazio, anche in te, a questa gioia! Essa è stata definita da Chesterthon "il gigantesco segreto cristiano".E scaturisce proprio da una presenza: quella di Gesù che vive, per fede, nel cuore di chi crede e vive coerentemente al vangelo.Signore Gesù, nell'imminenza del tuo Natale, rendimi capace di attenzione interiore a questi misteri che si rinnovano anche in me se vivo le contingenze di questi giorni con cuore aperto al dono del tuo amore e mi lascio rendere capace di amare a mia volta, donandomi.
Eremo San Biagio
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