“E li mandò ad annunziare il regno di Dio e a guarire gli infermi”.
Il messaggio annunciato da Gesù è destinato a portare la libertà, quindi, richiede da parte dei discepoli di occuparsi, in modo prioritario, della Parola e delle persone bisognose di guarigione nel corpo e nello spirito. Essi devono imparare a fidarsi di Gesù e della sua parola – Lui deve essere il loro tutto! Così, Gesù li ammonisce di non caricarsi di tanti bagagli e di rimanere nella casa dove trovano accoglienza. Richiede lo sforzo di scavare uno spazio dentro di sé per accogliere sempre più la sua amicizia e condividere i segreti del regno. Saranno così capaci di parlare e guarire nel suo nome.In poche parole Gesù insegna che cosa comporti essere a servizio della Parola e incoraggia ad assumere uno stile di vita più in sintonia con il suo messaggio. Si diventa così testimoni credibili della parola e si apre la strada ad un ascolto più fiducioso dell’annuncio di salvezza.Nella mia pausa contemplativa oggi, rifletterò sulla mia vita di discepolo: come la Buona Novella influenza la mia vita, come la vera ricchezza sta in Gesù, nella sua Parola di vita.
Se vivi in comunione con Dio, se sai di essere amato, e se ti rendi disponibile al servizio, non puoi farlo altrimenti che nel ministero. Il ministero è il fluire del tuo amore per Dio e per gli altri.
RispondiEliminaHenri Nouwen
Etimologia: Pio = devoto, religioso, pietoso (signif. Intuitivo)
RispondiEliminaMartirologio Romano: San Pio da Pietrelcina (Francesco) Forgione, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, che nel convento di San Giovanni Rotondo in Puglia si impegnò molto nella direzione spirituale dei fedeli e nella riconciliazione dei penitenti ed ebbe tanta provvidente cura verso i bisognosi e i poveri da concludere in questo giorno il suo pellegrinaggio terreno pienamente configurato a Cristo crocifisso.