Mercoledì - Lc 6,20-26
• Il vangelo di oggi ci riporta quattro beatitudini e quattro maledizioni del Vangelo di Luca. C’è una rivelazione progressiva nel modo in cui Luca presenta l’insegnamento di Gesù. Fino a 6,16, dice molte volte che Gesù insegnava alla gente, pero non descriveva il contenuto dell’insegnamento (Lc 4,15.31-32.44; 5,1.3.15.17; 6,6). Ora, dopo aver informato che Gesù vede la moltitudine desiderosa di ascoltare la parola di Dio, Luca riporta il primo grande discorso che inizia con le esclamazioni: "Beati, voi poveri!" e "Guai a voi, ricchi!", ed occupa tutto il resto del capitolo (Lc 6,12-49). Alcuni chiamano questo discorso il “Discorso della Pianura", perché secondo Luca, Gesù scese dal monte e si fermò in un luogo in pianura dove pronunciò il suo discorso. Nel vangelo di Matteo, questo stesso discorso è fatto sulla montagna (Mt 5,1) ed è chiamato "il Discorso della Montagna". In Matteo, nel discorso ci sono otto beatitudini, che tracciano un programma di vita per le comunità cristiane di origine giudaica. In Luca, il sermone è più breve e più radicale. Contiene solo quattro beatitudini e quattro maledizioni, indirizzate alle comunità ellenistiche, costituite da ricchi e da poveri. Questo discorso di Gesù sarà meditato nei prossimi giorni.• Luca 6,20: Beati voi, poveri! Guardando i discepoli, Gesù dichiara: "Beati voi, poveri, perché vostro è il Regno dei Cieli!" Questa dichiarazione identifica la categoria sociale dei discepoli. Loro sono poveri! Ed a loro Gesù promette: “Il Regno è vostro!” Non è una promessa fatta per il futuro. Il verbo è presente. Il Regno appartiene già a loro. Loro sono beati fin da ora. Nel vangelo di Matteo, Gesù esplicita il senso e dice:"Beati i poveri in Spirito!" (Mt 5,3). Sono i poveri che hanno lo Spirito di Gesù. Perché ci sono poveri con la mentalità di ricchi. I discepoli di Gesù sono poveri con mentalità di poveri. Come Gesù, non vogliono accumulare, ma assumono la loro povertà e con lui, lottano per una convivenza più giusta, dove ci sia fraternità e condivisione di beni, senza discriminazione.
• Il vangelo di oggi ci riporta quattro beatitudini e quattro maledizioni del Vangelo di Luca. C’è una rivelazione progressiva nel modo in cui Luca presenta l’insegnamento di Gesù. Fino a 6,16, dice molte volte che Gesù insegnava alla gente, pero non descriveva il contenuto dell’insegnamento (Lc 4,15.31-32.44; 5,1.3.15.17; 6,6). Ora, dopo aver informato che Gesù vede la moltitudine desiderosa di ascoltare la parola di Dio, Luca riporta il primo grande discorso che inizia con le esclamazioni: "Beati, voi poveri!" e "Guai a voi, ricchi!", ed occupa tutto il resto del capitolo (Lc 6,12-49). Alcuni chiamano questo discorso il “Discorso della Pianura", perché secondo Luca, Gesù scese dal monte e si fermò in un luogo in pianura dove pronunciò il suo discorso. Nel vangelo di Matteo, questo stesso discorso è fatto sulla montagna (Mt 5,1) ed è chiamato "il Discorso della Montagna". In Matteo, nel discorso ci sono otto beatitudini, che tracciano un programma di vita per le comunità cristiane di origine giudaica. In Luca, il sermone è più breve e più radicale. Contiene solo quattro beatitudini e quattro maledizioni, indirizzate alle comunità ellenistiche, costituite da ricchi e da poveri. Questo discorso di Gesù sarà meditato nei prossimi giorni.• Luca 6,20: Beati voi, poveri! Guardando i discepoli, Gesù dichiara: "Beati voi, poveri, perché vostro è il Regno dei Cieli!" Questa dichiarazione identifica la categoria sociale dei discepoli. Loro sono poveri! Ed a loro Gesù promette: “Il Regno è vostro!” Non è una promessa fatta per il futuro. Il verbo è presente. Il Regno appartiene già a loro. Loro sono beati fin da ora. Nel vangelo di Matteo, Gesù esplicita il senso e dice:"Beati i poveri in Spirito!" (Mt 5,3). Sono i poveri che hanno lo Spirito di Gesù. Perché ci sono poveri con la mentalità di ricchi. I discepoli di Gesù sono poveri con mentalità di poveri. Come Gesù, non vogliono accumulare, ma assumono la loro povertà e con lui, lottano per una convivenza più giusta, dove ci sia fraternità e condivisione di beni, senza discriminazione.
• Luca 6,21-22: Beati voi, che ora avete fame e piangete! Nella seconda e terza beatitudine Gesù dice: “Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati! Beati voi che ora piangete, perché riderete!" Una parte delle frasi è al presente e l’altra è al futuro. Ciò che ora viviamo e soffriamo non è definitivo. Ciò che è definitivo è il Regno che stiamo costruendo oggi con la forza dello Spirito di Gesù. Costruire il Regno suppone dolore e persecuzione, ma una cosa è certa: il Regno giungerà, e “voi sarete saziati e riderete!”
• Luca 6,23: Beati sarete, quando vi odieranno…! La 4ª beatitudine si riferisce al futuro: "Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e vi metteranno al bando a causa del Figlio dell’Uomo! Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché grande sarà la vostra ricompensa, perché così sono stati trattati i profeti!" Con queste parole di Gesù, Luca incoraggia le comunità del suo tempo, che erano perseguitate. La sofferenza non è rantolo di morte, ma dolore di parto. Fonte di speranza! La persecuzione era un segno che il futuro annunciato da Gesù stava giungendo. Le comunità andavano per il cammino giusto.• Luca 6,24-25: Guai a voi ricchi! Guai a voi che ora siete sazi e ridete! Dopo le quattro beatitudini a favore dei poveri e degli esclusi, seguono quattro minacce o maledizioni contro i ricchi e coloro a cui tutto va bene e sono elogiati da tutti. Le quattro minacce hanno la stessa forma letteraria identica alle quattro beatitudini. La prima è al presente. La seconda e la terza hanno una parte al presente ed un’altra al futuro. E la quarta si riferisce completamente al futuro. Queste minacce si trovano solo nel vangelo di Luca e non in quello di Matteo. Luca è più radicale nella denuncia dell’ingiustizia.Dinanzi a Gesù, nella pianura non ci sono ricchi. Solo c’è gente povera e malata, venuta da tutte le parti (Lc 6,17-19). Ma Gesù dice: “Guai a voi, ricchi!" Perché Luca, nel trasmettere queste parole di Gesù, sta pensando più alle comunità del suo tempo. In loro ci sono ricchi e poveri, e c’è discriminazione dei poveri da parte dei ricchi, la stessa che marcava la struttura dell’Impero Romano (cf. St 5,1-6; Apc 3,17-19). Gesù critica duramente e direttamente i ricchi: Voi ricchi, avete già ricevuto la consolazione! Siete già sazi, ma avrete fame! Ora state ridendo, ma sarete afflitti e piangerete! Segno che per Gesù la povertà non è una fatalità, né è frutto di pregiudizi, ma è frutto di arricchimento ingiusto da parte degli altri.
• Luca 6,26: Guai a voi quando tutti diranno bene di voi, perché così trattarono anche i falsi profeti!” Questa quarta minaccia si riferisce ai figli di coloro che nel passato elogiavano i falsi profeti. Perché alcune autorità dei giudei usavano il loro prestigio e la loro autorità per criticare Gesù. (Padri Carmelitani)
Impegnatevi a radunarvi più spesso per la celebrazione eucaristica e per lodare il Signore; quando infatti vi riunite, crollano le forze di Satana e i suoi flagelli si dissolvono nella concordia che vi insegna la fede. S.Ignazio di Antiochia
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