Che cosa andasse a fare Gesù, all’albeggiare, quando di solito la gente ancora dorme, oppure si affretta al lavoro, ce lo dice ancora Luca: Andava “sul monte a pregare” (Lc 5,16). È interessante questa pausa orante del Figlio di Dio fatto uomo!La sua non è stata scelta eremitica. Vive la sua giornata allo sbaraglio delle folle. Le urgenze della gente lo trovano disponibile sempre.Nel quadretto che Luca oggi ci propone, lo vediamo in retrospettiva uscito dalla casa della suocera di Pietro che ha liberato dalla febbre, e anche reduce da una serie di guarigioni presso malati di ogni tipo che non finivano mai di cercarlo, assediandolo ovunque.Ma proprio questo interessa a noi, oggi! Nella vita che, per tanti motivi, è pressata da obblighi e urgenze di ogni genere, è giusto, anzi necessario porre ricorrenti pause di solitudine e di silenzio. Si tratta di una necessità di ordine fisico e psichico ma ancor più spirituale. Quante persone confessano di essere ansiose e spesso angosciate e spiritualmente vuote, dentro un ritmo vorticoso, tipico della caotica vita d’oggi!Ben venga dunque l’esemplare comportamento di Gesù! Se c’è stato mai uomo che, tutto sommato, non subiva l’eccesso di nulla perché tutto dominava con autorità onnipotente dell’amore, ecco era Lui. No! Il suo equilibrio era sempre salvo!Perciò proprio a Lui vogliamo rivolgerci per scegliere con decisione pause di solitudine e silenzio orante che, rigenerandoci nelle nostre giornate, ci rendano possibile la gioia del compimento accurato di ogni nostro dovere trasfigurato dalla forza dell’amore, nella pace.
Grazie, Signore Gesù, per l’esempio che ci doni. Aiutaci a deciderci ad ogni costo per piccole pause silenziose e oranti, perché quello che poi operiamo sia vivo d’amore. Eremo S. Biagio
Le folle lo cercavano (Lc.4,42)
RispondiEliminaA volte noi crediamo di cercare Dio. Ma è sempre lui che ci cerca e spesso si fa trovare da chi non lo cercava affatto (H. Lubach)
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