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La Vera Vite

Spirito Santo

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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

martedì 28 luglio 2009

Riflessioni...risonanze - (scorriamo la XVII settimana del tempo ordinario)

Martedì -- Mt 13,36-43
Il tempo della scelta – Perché tanta cattiveria nel mondo? Se Dio esistesse veramente la tollererebbe? Eppure Dio non solo la tollera, ma impedisce ai suoi servi troppo zelanti di sterminare i malvagi con il pretesto di far scomparire il male. Si tratta invece di vincere il male col bene e di ricondurre i peccatoti a Dio, prima che il giudizio ponga fine al tempo in cui viene offerta all’uomo la possibilità di scegliere (Cf. Messalino EDB)
Il linguaggio usato da Gesù è sempre più semplice e significativo, i termini sono molto vicini alla realtà di tutti, ecco perché il contenuto risulta molto comprensibile. Il Figlio dell’uomo è Colui che semina nel campo, cioè nel mondo, il seme buono, i figli del Regno. Ma nel campo tra il seme buono cresce anche la zizzania, cioè i figli del Maligno. Al momento della mietitura, gli angeli, coloro che saranno mandati per la raccolta, getteranno nel fuoco la zizzania per bruciarla, mentre la parte buona del raccolto, cioè coloro che hanno vissuto, operando nella giustizia e nell’amore, saranno accompagnati nel Regno del Padre dove vivranno la Beatitudine eterna.
Attenzione, dunque cerchiamo di vigilare sulle nostre opere e sull’Amore che saremo capaci di dare con tutto il nostro cuore ai nostri fratelli e sorelle in Gesù.

2 commenti:

  1. Li getteranno nella fornace (Mt 13,42)

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  2. La vita dell'uomo si trova sotto la minaccia della possibilità reale di un fallimento eterno, per il fatto che l'uomo può disporre liberamente di se stesso,e quindi può rifiutarsi a Dio (K. Rahner e H, Vorgrimler)

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