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La Vera Vite

Spirito Santo

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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

lunedì 20 luglio 2009

Riflessioni...risonanze - (scorriamo la XVI settimana del tempo ordinario)

Lunedì - Mt 12,38-42
A chi Gesù rifiuta di dare un segno – I segni Gesù offre della propria missione di salvatore saranno causa di condanna per gli uomini che non vorranno riconoscerne il significato. E’ il caso dei farisei, ed è questo il motivo per cui Gesù non darà loro altri segni oltre alla propria predicazione, che sarebbe sufficiente ad illuminarli, se essi fossero in buona fede, come gli uomini che ascoltarono Giona. Soltanto Matteo, a questo punto, rievoca la passione di Gesù attraverso un accostamento alla storia dell’antico profeta. Ma il vero segno di Gioia , come risulta chiaramente da Luca (Cf. il lunedì della 28° settimana) non è altro che la predicazione del Vangelo. (Cf. Messalino EDB?
Credere, amare e... saltare!Quando la fede va alla ricerca del miracoloso, meraviglioso, della soddisfazione visiva, del segno, vuol dire che o è in crisi oppure non è mai cresciuta, non è divenuta mai adulta. Il “credere” si sostiene nella rinuncia del “vedere……. È il medesimo coraggio di cui si ha bisogno nel credere senza appoggi sensibili. Come il popolo riluttante si affida a Dio, così la fede, benché tante volte non supportata da prove manifeste, dovrebbe abbandonarsi senza richiedere tante dimostrazioni. Non basta avere in testa delle teorie metafisiche che mettono in pace la nostra ragione, poiché davanti ad un evento qual è la resurrezione, accennato dall’evangelista (v. 40), tutti i sistemi, anche i più complessi, crollano. Il credere, dunque, non può essere sostenuto solo dal ragionamento, anzi questo in certi momenti è di ostacolo, deve quindi essere informato dall’amore. Credere ed amare fanno parte della stessa modalità di rapportarsi alle persone, e di conseguenza a Dio. Credere e amare però richiedono un po’ di follia che dia il coraggio di saltare i precipizi o, per dirla biblicamente, attraversare un mare a piedi!(a cura dei Padri Benedettini Silvestrini)

2 commenti:

  1. Una generazione perversa e adultera pretende un segno (Mt12,39)

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  2. La fede dice Dio, non mi stupisce.
    Non è un'altra cosa straordinaria.
    Io risplendo talmente nella mia creazione.
    (Cfr.Peguy)

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