Lunedì -- Mt 13,31-35
La crescita del regno di Dio – Dio stabilisce il suo regno in modo progressivo e nascosto, come rivelano le parabole del grano di senapa, un piccolo seme che germoglia e cresce fino a diventare un grande albero e del lievito mescolato alla farina, che a poco a poco fa fermentare tutta la pasta. (Cf. Messalino EDB)
Tutti in uguale misura riceviamo sin dalla nascita un “piccolo granellino di senapa”, che pur piccolo contiene in sé tanti “doni”, ovviamente, in formato ancora più piccolo, ma tanto quanto necessita alla nostra persona per potere vivere all’interno del Regno di Dio.
E’ compito dei genitori, i maestri, gli educatori in genere ad aiutarci a farli crescere. Un compito dal quale non possono sottrarsi le persone preposte alla crescita globale della nostra persona ed ovviamente noi stessi. Contemporaneamente al crescere della nostra autonomia, della capacità di operare scelte di sapere distinguere tra il bene ed il male per noi e per gli altri…. tale compito va diventando sempre più nostro. Parliamo quindi di persone adulte. In tutto questo come Gesù è stato parte della nostra crescita direttamente e mediante gli educatori, che ci hanno aiutato a sapere “leggere”, “individuare”… “sentire” la presenza di Dio nella nostra vita, continua il suo dialogo direttamente con i propri figli. Il Padre Celeste è un educatore a tempo pieno e per sempre, un sempre che non ha confini. Inizia il periodo più bello, il momento in cui si comincia a dialogare direttamente, un dialogo continuo che è compito del cristiano tenere sempre acceso, attraverso la preghiera, la Parola di Gesù, …, gli avvenimenti, la nostra vita. i consigli delle figure preposte alla nostra formazione permanente. Il granellino ha dato vita ad una realtà completamente “cresciuta”, “lievitata”, che porterà con sé sempre il suo bagaglio, il frutto dei propri percorsi….
La crescita del regno di Dio – Dio stabilisce il suo regno in modo progressivo e nascosto, come rivelano le parabole del grano di senapa, un piccolo seme che germoglia e cresce fino a diventare un grande albero e del lievito mescolato alla farina, che a poco a poco fa fermentare tutta la pasta. (Cf. Messalino EDB)
Tutti in uguale misura riceviamo sin dalla nascita un “piccolo granellino di senapa”, che pur piccolo contiene in sé tanti “doni”, ovviamente, in formato ancora più piccolo, ma tanto quanto necessita alla nostra persona per potere vivere all’interno del Regno di Dio.
E’ compito dei genitori, i maestri, gli educatori in genere ad aiutarci a farli crescere. Un compito dal quale non possono sottrarsi le persone preposte alla crescita globale della nostra persona ed ovviamente noi stessi. Contemporaneamente al crescere della nostra autonomia, della capacità di operare scelte di sapere distinguere tra il bene ed il male per noi e per gli altri…. tale compito va diventando sempre più nostro. Parliamo quindi di persone adulte. In tutto questo come Gesù è stato parte della nostra crescita direttamente e mediante gli educatori, che ci hanno aiutato a sapere “leggere”, “individuare”… “sentire” la presenza di Dio nella nostra vita, continua il suo dialogo direttamente con i propri figli. Il Padre Celeste è un educatore a tempo pieno e per sempre, un sempre che non ha confini. Inizia il periodo più bello, il momento in cui si comincia a dialogare direttamente, un dialogo continuo che è compito del cristiano tenere sempre acceso, attraverso la preghiera, la Parola di Gesù, …, gli avvenimenti, la nostra vita. i consigli delle figure preposte alla nostra formazione permanente. Il granellino ha dato vita ad una realtà completamente “cresciuta”, “lievitata”, che porterà con sé sempre il suo bagaglio, il frutto dei propri percorsi….
"E non parlava ad essi se non in parabole"
RispondiEliminaMt(13,34)
Se la parabola di Dio non fosse velata, non sarebbe più parabola di Dio: sarebbe una verità tra le altre, di cui si potrebbero esaminare tutti gli aspetti senza cambiar vita, senza convertirsi. Se la parabola di Dio si imponesse a noi con evedenza,non rispetterebbe più la nostra libertà,non potrebbe più suscitare una risposta d'amore (Cl. Geffre)
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