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La Vera Vite

Spirito Santo

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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

mercoledì 1 luglio 2009

Riflessioni...risonanze - (scorriamo la XII settimana del tempo ordinario)

Mercoledì -- Mt 8,28-34
La vittoria del Cristo sui demoni – Scacciando i demoni che esercitano la loro influenza malefica su due uomini, Gesù si dimostra Signore di ogni creatura. Il significato del miracolo è chiaro, ma non viene compreso dai pagani, che hanno visto perire il loro branco di porci. Accecati dalla perdita economica, non accolgono la luce rappresentata dalla salvezza dei fratelli, e respingono il salvatore(Cfr. Messalino EDB).
• Il vangelo di oggi mette l’accento sulla potenza di Gesù sul demonio. Nel nostro testo, il demonio o la forza del male è associato a tre cose: a) Al cimitero, luogo dei morti. Alla morte che uccide la vita! b) Al porco, che era considerato un animale impuro. L’impurità che separa da Dio! c) Con il mare, che era considerato come il simbolo del caos prima della creazione. Il caos che distrugge la natura. Il vangelo di Marco, da dove Matteo prende la sua informazione, associa la forza del male ad un quarto elemento che è la parola Legione, (Mc 5,9), nome degli eserciti dell’impero romano. L’impero che opprimeva e sfruttava la gente. Si comprende così che la vittoria di Gesù sul demonio aveva un’importanza enorme per la vita delle comunità degli anni settanta, epoca in cui Matteo scrive il suo vangelo. Le comunità vivevano oppresse ed emarginate, a causa dell’ideologia ufficiale dell’impero romano e del fariseismo che si rinnovava. Lo stesso significato e la stessa portata continuano ad essere validi oggi.• Matteo 8,28: La forza del male opprime, maltratta e aliena le persone. Questo verso iniziale descrive la situazione della gente prima della venuta di Gesù. Nel descrivere il comportamento dei due indemoniati, l’evangelista associa la forza del male al cimitero ed alla morte. E’ un potere mortale, senza meta, senza direzione, senza controllo e distruttore, che mette paura a tutti. Priva la persona della propria coscienza, di autocontrollo e di autonomia.• Matteo 8,29: Dinanzi alla semplice presenza di Gesù la forza del male si frantuma e si disintegra. Qui si descrive il primo contatto tra Gesù e i due posseduti. Ecco la sproporzione totale. Il potere, che prima sembrava così forte, si fonde, si disintegra dinanzi a Gesù. Loro gridano: "Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?" Si rendono conto che stanno perdendo il potere.• Matteo 8,30-32: Il potere del male è impuro e non ha autonomia, né consistenza. Il demonio non ha potere sui suoi movimenti. Ottiene solo di entrare nei porci con il permesso di Gesù! Una volta che ne è dentro, i porci si precipitano nel mare. Secondo l’opinione della gente, il porco era simbolo di impurità che impediva all’essere umano di relazionarsi con Dio e di sentirsi accolto da Lui. Il mare era il simbolo del caos esistente prima della creazione e che, secondo la credenza dell’epoca, continuava a minacciare la vita. Questo episodio dei porci che si precipitavano nel mare è strano e difficile da capire. Ma il messaggio è molto chiaro: dinanzi a Gesù, il potere del male non ha autonomia, non ha consistenza. Chi crede in Gesù ha già vinto il potere del male e non deve aver paura!• Matteo 8,33-34: La reazione della gente del posto. Avvisata dai guardiani dei porci, la gente del posto va incontro a Gesù. Marco dice che videro “l’indemoniato seduto, vestito ed in perfetto giudizio” (Mc 5,15). Ma rimasero senza i porci! Per questo chiedono a Gesù di allontanarsi. Per loro i porci erano più importante della persona che era rientrata in sé.• L’espulsione dei demoni. Al tempo di Gesù, le parole demonio o satana, si usavano per indicare il potere del male che allontanava le persone dal buon cammino. Per esempio, quando Pietro cercò di deviare Gesù, fu Satana per Gesù (Mc 8,33). Altre volte, quelle stesse parole vennero usate per indicare il potere politico dell’impero romano che opprimeva e sfruttava la gente. Per esempio, nell’Apocalisse, l’impero romano è identificato con “Diavolo o Satana” (Ap 12,9). Mentre altre volte, la gente usava le stesse parole per indicare i mali e le malattie. Si parlava di demonio, spirito muto, spirito sordo, spirito impuro, etc. Si aveva molta paura! Al tempo di Matteo, seconda metà del primo secolo, aumentava la paura dei demoni. Alcune religioni, venute dall’Oriente divulgavano un culto verso gli spiriti. Insegnavano che alcuni nostri gesti errati potevano irritare gli spiriti, e costoro, per vendicarsi, potevano impedire il nostro accesso a Dio e privarci dei benefici divini. Per questo, mediante riti e scritti, preghiere intense e cerimonie complicate, la gente cercava di calmare questi spiriti o demoni, in modo che non recassero danno alla vita. Queste religioni, invece di liberare la gente, alimentavano il timore e l’angoscia. Ora, uno degli obiettivi della Buona Notizia di Gesù era aiutare la gente a liberarsi da questo timore. La venuta del Regno di Dio significò la venuta di un potere più forte. Gesù è “l’uomo più forte” che giunge per conquistare Satana, il potere del male, strappargli dalle mani l’umanità prigioniera del timore (cf. Mc 3,27). Per questo, i vangeli insistono molto sulla vittoria di Gesù, sul potere del male, sul demonio, su Satana, sul peccato e sulla morte. Era per incoraggiare le comunità a vincere questa paura del demonio! Ed oggi, chi di noi può dire: “Io sono totalmente libero/a”? Nessuno! E allora, se non sono totalmente libero/a c’è qualche parte in me che è posseduta da altri poteri. Come scacciare queste forze? Il messaggio del vangelo di oggi continua ad essere valido per noi. (a cura dei Carmelitani )

2 commenti:

  1. "Due indemoniati gli vennero incontro"

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  2. L'affetto verso certe creature poco attraenti o ripugnanti, che rappresentano anch'esse una chiamata di Dio posta sul nostro cammino, è molto possibile, molto umano, molto sincero, come dimostra l'esperienza. E' il sale di tutti i nostri affetti, e attraverso di esso, forse molto di più che attraverso tutti i nostri sforzi di preghiera e di azione,noi rendiamo il mondo migliore e più felice. (P. Teilhard de Chardin)

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