Mercoledì Gv 15,1-8
Vivere del Cristo – La vera vigna di Dio di cui di cui parlano i profeti è il Figlio che comunica la vita ai suoi. Uniti a Lui potremo portare un frutto che rimane.Cfr. Messalino ed. EDB.
Vivere del Cristo – La vera vigna di Dio di cui di cui parlano i profeti è il Figlio che comunica la vita ai suoi. Uniti a Lui potremo portare un frutto che rimane.Cfr. Messalino ed. EDB.
Giovanni 15,1-2: Gesù presenta il paragone della vite. Nell'Antico Testamento, l'immagine della vite indicava il popolo di Israele (Is 5,1-2). La gente era come una vite che Dio piantò con molta tenerezza sulle colline della Palestina (Sal 80,9-12). Ma la vite non corrisponde a ciò che Dio si aspettava. Invece di uva buona produce un frutto acerbo che non è buono a nulla (Is 5,3-4). Gesù è la nuova vite, la vera vite. In una unica frase ci consegna il paragone. Dice: "Io sono la vera vite e mio Padre è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto!". La potatura è dolorosa, ma è necessaria. Purifica la vite, così cresce e dà più frutti.• Giovanni 15,3-6: Gesù spiega ed applica la parabola. I discepoli sono già puri. Sono stati già potati dalla parola che udirono da Gesù. Fino ad oggi, Dio opera la potatura in noi mediante la sua Parola che ci giunge dalla Bibbia e da tanti altri mezzi. Gesù allunga la parabola e dice: "Io sono la vite, e voi siete i tralci!" Non si tratta di due cose distinte: da un lato la vite, dall'altro i tralci. No! La vite non esiste senza i tralci. Noi siamo parte di Gesù. Gesù è il tutto. Affinché un ramo possa produrre frutto, deve essere unito alla vite. Solo così riesce a ricevere la linfa. "Senza di me non potete far nulla!" Il ramo che non dà frutto viene tagliato. Si secca ed è pronto per essere bruciato. Non serve a nulla, nemmeno per la legna!• Giovanni 15,7-8: Rimanete nell'amore. Il nostro modello è quello che Gesù stesso visse nella sua relazione con il Padre. Dice: "Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore!" Insiste nel dire che dobbiamo rimanere in lui e che le sue parole devono rimanere in noi. Ed arriva a dire: "Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato!" Poiché ciò che più vuole il Padre è che diventiamo discepoli e discepole di Gesù e, così, produciamo molto frutto.
(P.Carmelitani)
I sono la voite, voi i tralci (Gv 15,5)
RispondiEliminaCiò che il Signore non ha potuto realizzare nei limiti del suo corpo sensibile e materiale, lo realizza nel suo corpo mistico, nella moltitudine di coloro che gli appartengono e attraverso i quali egli vuol continuare ad agire e rivelarsi (P. Charles).
RispondiEliminaPer un confronto personale
RispondiElimina• Quali sono state le potature o i momenti difficili nella mia vita che mi hanno aiutato a crescere? Quali le potature o momenti difficili che abbiamo avuto nella nostra comunità e che ci hanno aiutato a crescere?
• Ciò che mantiene la pianta unita e viva, capace di dare frutti, è la linfa' che la percorre. Qual è la linfa' che percorre la nostra comunità e che la mantiene viva, capace di produrre frutti? (P. Carmelitani)