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Spirito Santo

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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

giovedì 9 dicembre 2010

Riflessioni...Risonanze...scorriamo la II Settimana di Avvento

Giovedì - Is 41,13-20 Sal 144 Mt 11,11-15: Non ci fu uomo più grande di Giovanni Battista.
La grandezza di Giovanni Battista 
Il contesto in cui il profeta Isaia si rivolge al popolo di Israele è quello dell'esilio. La sua consistenza dell'essere popolo di Dio è ridotta al minimo. Potrebbe paragonarsi a un vermiciattolo che striscia per terra, a una larva, a gente tormentata dall'arsura, impotente a soddisfare la propria sete. Eppure da queste rovine l'oracolo annuncia una rinascita tanto grande e imponente da potersi paragonare a una trebbia, capace di stritolare monti e colli, da ridurli in pula dispersa dal vento tutti i suoi nemici. Il deserto stesso sarà reso fertile da fiumi dalle acque abbondanti e, da colline brulle e senza vita, sgorgheranno di fresche sorgenti. Ma tutto questo lo farà la potenza del Signore a cui devono essere resi onore e gloria. Gli oppressori di ieri diventano polvere del tempo vaticinato. La risposta a questo cambiamento viene come ringraziamento dal salmo 144. "O Dio, mio re, voglio esaltarti e benedire il tuo nome in eterno e per sempre". La profezia si realizzerà con la liberazione dalla schiavitù di Babilonia; ma non è difficile leggervi la venuta in mezzo a noi del Figlio di Dio, capace di togliere ogni ingiustizia e oppressione. Per lunghi secoli Israele ha vissuto il tempo dell'attesa e della preparazione. Con Giovanni Battista si avvicina il tempo della realtà che è già all'opera. Infatti Gesù esalta la persona del precursore; annuncia anche che il nuovo regno soffrirà violenza come è successo per i profeti, per Elia, la cui missione Giovanni sta svolgendo. I violenti non tarderanno a farlo tacere. Noi viviamo nella pienezza dell'era della salvezza. A volte forse le vicissitudini della vita ci portano a affrontare situazioni di umiliazione, di sofferenza, di lotta, perfino di sconfitta dinanzi al nemico dell'anima: il mondo incredulo e il demonio. Abbiamo però fiducia che la potenza del Signore e del suo Spirito è più forte di ogni nemico. Ci sarà la libertà per quanti confidano in Dio. Anzi ci si assicura che in mezzo a persecuzioni e contrasti, nemmeno un capello cadrà da nostro capo. Dovremmo esperimentare con San Paolo: quanto più mi sento debole perché diffido delle mie forze, tanto più divento forte per la fiducia nella potenza redentrice del Signore.

Giornale A Sua Immagine" - commento di mons. Francesco Ruppi 

Giovanni Battista è il vero profeta dell'Avvento. Non solo ha preparato il popolo d'Israele alla venuta del Messia, ma oggi prepara noi al Natale, la nascita del Signore. Proprio di Giovanni Battista il Vangelo di Matteo ricorda oggi l'elogio fatto da Gesù nei suoi confronti: «tra i nati di donna, non è sorto uno più grande di Giovanni Battista». Dopodiché, il Signore ricorda che non tutti hanno accolto la voce dei profeti, che parlavano a nome di Dio, anzi molti hanno voltato le spalle ai profeti. Se vogliamo vivere bene, dobbiamo ascoltare la parola di Giovanni, che ci invita a preparare la strada per l'arrivo del Signore, dobbiamo convertirci e fare penitenza. Come Elia parlava al popolo eletto, così oggi Giovanni parla a tutta la Chiesa: se lo ascoltiamo, ci prepariamo bene al Natale; se invece gli voltiamo le spalle, periremo tutti quanti. Giovanni Battista è l'ultimo profeta dell'antico testamento  e il primo profeta del nuovo testamento.

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