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La Vera Vite

Spirito Santo

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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

venerdì 3 dicembre 2010

Riflessioni...Risonanze...scorriamo la I Settimana di Avvento

Venerdì - San Francesco Saverio - Is 29,17-24 Sal 26 Mt 9,27-31: Gesù guarisce due ciechi che credono in lui.


Si apriranno gli occhi ai ciechi
Mi sembra che la liturgia della Parola di quest'oggi metta in luce due cose, forse tra di loro contrastanti: Il rossore di Israele dinanzi agli altri popoli e il desiderio di luce nei due ciechi del vangelo. Si legge in Isaia: "D'ora in poi Giacobbe non dovrà più arrossire". Eppure il popolo ebreo è nella verità, adora il vero Dio ed è da lui seguito e protetto. Ma quando egli si allontana dai suoi comandamenti, allora diventa schiavo dei suoi nemici. Nella loro disgrazia hanno il rossore e la vergogna non tanto perché il loro Dio è stato vinto dalle divinità dei popoli nemici, come era credenza d'allora, quanto perché i propri costumi non hanno rispettato il patto d'alleanza con il loro Dio. Quando il popolo si converte, l'intervento del Dio di Abramo cambierà le sue sorti e sarà temuto anche dai nemici. In fatto di vergogna o rispetto umano noi cattolici, credenti nel vero Dio, forse vantiamo il primato. Siamo nella verità, adoriamo il vero Dio, siamo stati redenti dal sangue del Signore: abbiamo tutti i motivi per ritenerci fortunati, senza alcun nostro merito, eppure rimaniamo timidi e vergognosi, come Pietro che rinnega il Maestro dinanzi ad una serva del sommo sacerdote, mentre, chi è nell'errore propaga, sfrontatamente le proprie menzogne. Ci manca davvero il coraggio dei martiri, che è dono dello Spirito, ma anche frutto di una profonda convinzione. Dovremmo implorare più luce per la nostra vita spirituale. Qualche volta siamo accecati dal nostro orgoglio, dalla paura di essere oggetto di scherno, dal momento che siamo discepoli di un Crocifisso, scandalo per i giudei, stoltezza per i pagani. Gridiamo anche noi a Gesù come i due ciechi perché abbia pietà di noi e con fede ripetiamogli che egli può guarirci dalle nostre incoerenze, dalle nostre infedeltà. Egli ci dirà: sia fatto secondo la vostra richiesta: allora acquisteremo quella sapienza che viene dall'alto che ci farà guardare le realtà nella loro essenza; otterremo la fortezza dei martiri e dei confessori della fede, avremo l'ardente desiderio di annunciare ovunque Cristo, Salvatore del mondo. Ripeteremo sui tetti quanto lo Spirito del Signore ci avrà fatto conoscere nel segreto del cuore. L'esempio di San Francesco Saverio, di cui oggi celebriamo la memoria liturgica, ci incoraggi e ci sia di sprone nel coltivare lo spirito missionario che è proprio di ogni credente.

Giornale " A Sua Immagine" - commento di mons. Francesco Ruppi


Il miracolo della guarigione dei ciechi è davvero esemplare, anzi, emblematico, perché il Signore ribadisce lo stretto collegamento tra il miracolo e la fede: cioè, se c'è fede, il Figlio di Dio compie il miracolo ma, se non c'è fede, come avvenne il venerdì santo mattina dinanzi al re Erode, il miracolo Dio non lo compie. Per questo, ai ciechi che urlano: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi», Gesù domanda: «credete che possa fare questo?». Alla risposta di sì, gli occhi dei ciechi si aprono e il miracolo avviene concretamente. Gesù raccomanda di non divulgare il miracolo, perché non camminasse di lui la fama di un guaritore, ma essi, ovunque andavano, parlavano di quello che aveva fatto Gesù. Il miracolo non passa mai sotto silenzio e poi non s'era mai visto che un uomo aprisse gli occhi ad un cieco: «non s'è mai vista in Israele -dice la gente- una cosa simile», ma i farisei rispondono che Gesù lo fa per opera dei demoni. Più ridicoli di così, si muore!

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