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La Vera Vite

Spirito Santo

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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

lunedì 27 settembre 2010

Riflessioni...Risonanze...scorriamo la XXVI Settimana del Tempo Ordinario


Lunedì - San Vincenzo de' Paoli - Lc 9,46-50 
La vera grandezza a la vera appartenenza.
Gesù quando vuole rendere più incisivo il suo insegnamento, ricorre spesso a segni e parabole, con l’intento di smuovere gli ascoltatori a riflessioni più profonde e ad un confronto più efficace. Alla disputa dei suoi apostoli su chi di loro fosse il più grande, il Signore risponde con una efficacissima gestualità. Prende un fanciullo, se lo mette vicino e poi pronunzia il suo insegnamento: «Chi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Poiché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è grande». La grandezza Gesù l’identifica con la semplicità e l’innocenza di un bambino e con la capacità di accoglierlo. È davvero sconvolgente per noi, spesso affascinati da manìe di grandezza, sentirci dire che «il più piccolo» è davvero grande agli occhi di Dio. Dobbiamo allora concludere che per essere grandi, bisogna essere capaci di amare e di servire gli altri nella gratuità completa. Bisogna dotarsi della virtù dell’umiltà, che ci rende semplici come bambini. Nell’ultima cena Gesù offrì un luminoso esempio di grandezza ai suoi discepoli: si prostrò dinanzi a tutti per lavare loro i piedi, come fa lo schiavo con il suo padrone. Poi pronunciò la sua sentenza: «Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi». In altra occasione ci darà la misura più sublime dell’amore che è il dono della vita. L’umiltà del cuore e la semplicità dei bambini ci liberano anche da assurde gelosie, come quella che nutre Giovanni nei confronti di quell’anonimo, che scaccia i demoni nel nome di Cristo, senza appartenere alla schiera dei discepoli. Gesù conclude: «non glielo impedite, perché chi non è contro di voi è per voi». Probabilmente quell’esorcista aveva solo ascoltato e preso sul serio quanto Gesù aveva affermato: «Qualunque cosa chiederete nel mio nome, il Padre celeste ve lo concederà». M.B.S.

Per un confronto personale
• Tu, in quanto credente, battezzato, come vivi il successo e la sofferenza?
• Che tipo di «grandezza» vivi nel tuo servizio alla vita, alle persone? Sei capace di trasformare la concorrenza in cooperazione? P.C.

5 commenti:

  1. La tua felicità sulla terra si identifica con la tua fedeltà alla fede, alla purezza e al cammino che il Signore ti ha tracciato.
    Josemaria Escrivà

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  2. Un mosaico di solidarietà. E' con questa sinergia che crescono le cose buone. E' con il piccolo sforzo di tanti che si possono portare aventi le idee, soprattutto quando vanno controcorrente.
    don Tonino Bello

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  3. Quando leggo certi trattati spirituali nei quali la perfezione viene rappresentata attraverso tante intricate difficoltà, il mio spirito non tarda a stancarsi. Prendo allora in mano la Sacra Scrittura. E tutto mi diventa luminoso: vedo che basta riconoscere il proprio nulla e abbandonarsi come un bambino nelle braccia del buon Dio
    S.Teresa di Gesù Bambino

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  4. Quando la croce ti sembrerà pesante, da' uno sguardo al Crocifisso e di': "Gesù, tu sei tutta la mia forza e con te i pesi diventano leggeri, le fatiche soavi, le spine si convertono in dolcezze".
    S. Maria Mazzarello

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  5. Occorre una costante attenzione a "ritirarsi" per lasciare posto all'altro, nella convinzione che il mio prossimo è portatore di un mistero.
    Anna Maria Canopi

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