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La Vera Vite

Spirito Santo

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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

sabato 25 settembre 2010

Riflessioni...Risonanze...scorriamo la XXV Settimana del Tempo Ordinario

Sabato - Lc 9,43b-45

San Luca pone il secondo annuncio della sua Passione dopo l'episodio centrale della trasfigurazione e della guarigione dell'epilettico. Dopo la gloria del Tàbor, ecco che Gesù ripropone il suo mistero della Croce. È un insegnamento forte e di difficile comprensione da parte dei discepoli. Lo «scandalo della Croce», che ci propone San Paolo si associa alla glorificazione del Figlio dell'uomo che troviamo nel Vangelo di San Giovanni. I discepoli, ancora non possono comprendere questi misteri; si trovano di fronte all'impossibilità di accettare la sofferenza del giusto: in questo passaggio troviamo il cambiamento dall'Antico al Nuovo testamento. Troviamo nella predicazione profetica (Isaia) e nell'esperienza sapienziale (Giobbe) già dei tentativi per affrontare questo aspetto che, invece, ci introduce direttamente nella missione redentrice di Gesù, il vero ed unico Giusto, e ci aiuta a comprendere i misteri del Padre nelle strade tortuose di questo mondo; ciò però non è sufficiente per i discepoli che rifiutano ancora apertamente la passione di Cristo. Vi è un profondo motivo religioso in ciò proprio per l'inconciliabilità, nella loro mentalità, della figura del Messia con la passione appena annunciata. Nella missione della Chiesa, e nella nostra vita quotidiana vi è l'esortazione a riconoscere il vero Gesù, il Cristo mandato dal Padre, nel Mistero della sua morte e Risurrezione, per affidare a Lui le nostre sofferenze ed i nostri dolori che ci dice: «Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime».

Per un confronto personale
• Come unisci nella tua vita la sofferenza e la fede in Dio?
• Al tempo di Gesù si viveva un contrasto: la gente pensava e sperava in un modo, le autorità religiose pensavano e speravano in un altro modo. Oggi c’è lo stesso contrasto.

8 commenti:

  1. E' Dio stesso che ci rivela il moto della nostra vita spirituale. Non è il moto dalla debolezza alla potenza ma il moto in cui abbiamo sempre meno paura, abbassiamo le nostre difese e ci apriamo sempre di più agli altri ed al mondo, anche quando ciò conduce al dolore e alla morte.
    Henri Nouwen

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  2. È certo: nello stato definitivo non vivremo più isolati ma in una festosa e gratificante comunione. E la comunione sarà straordinaria: prima di tutto con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. E poi con la moltitudine dei santi e delle sante, con la comunità dei salvati, con la gratificante compagnia dell’umanità di tutti i tempi.
    P.G.Cabra

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  3. Gesù deve essere consegnato. Questo termine ritornerà più volte nel corso della passione per indicare una dolorosa realtà. Gesù che passa di mano in mano, da Giuda alle guardie, dal sinedrio a Pilato, da Pilato ai soldati che lo conducono al supplizio.
    G. Guillet

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  4. Trovare una nuova vita attraverso la sofferenza e la morte: è questo il nocciolo della buona notizia.
    Henri Nouwen

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  5. Quando tutto sembra oscuro, Gesù può far guizzare la luce! E quando tutto sembra insormontabile Gesù può appianare! Una sola cosa è necessaria: fidarsi di Gesù-Amore, che non lascia mai di soccorrere anche quando sembra tutto perduto.
    Beata Madre Maria Candida dell'Eucaristia

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  6. Chi teme Dio come si deve e in lui confida, ha raggiunto la radice della felicità, si è impossessato della fonte di ogni letizia. E come una piccola scintilla caduta nel mare immenso facilmente si spegne, così qualsiasi evento, che cade addosso a chi teme Dio, che è come un mare di felicità incessante, si spegne e si perde. Il meraviglioso, dunque, è proprio questo: che alla presenza delle sofferenze egli resta lieto.
    Giovanni Crisostomo

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  7. "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?" Questa esperienza drammatica è l'esperienza del Figlio di Dio; è l'esperienza di chi ama fino in fondo, di chi rischia fino in fondo, e quindi di chi assapora il gusto della prova. L'esperienza di chi ama molto.
    Card. Carlo Maria Martini

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  8. Vivere veramente, senza sterili forme rinunciatarie, senza lasciarsi accattivare dalle subdole tentazioni del "pensiero debole" significa lasciarsi illuminare dal grido di trascendenza che abita nel cuore del nostro cuore.
    Card. Carlo Maria Martini

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