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La Vera Vite

Spirito Santo

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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

venerdì 10 settembre 2010

Riflessioni...Risonanze...scorriamo la XXIII Settimana del Tempo Ordinario

Sabato - Lc 6,39-42

Le guide cieche.
«Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci». «Guai a voi, guide cieche». Gesù oggi ci mette in guardia nei confronti di coloro che presumono di proporsi arbitrariamente come guide di altri e sono anch’essi privi di luce. «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutt’e due in una buca?». Il discorso viene rivolto innanzitutto a coloro che hanno il gravoso compito di guidare altri. Gesù sta parlando ai suoi discepoli, ai futuri testimoni del Regno dei cieli. Vengono però indirettamente coinvolti tutti gli educatori: genitori, insegnanti, catechisti, nonni e nonne… Dovranno risplendere dinanzi agli uomini affinché vedendo le loro opere diano gloria a Dio. Dovranno essere come il loro Maestro che può dire di sé: «Io sono la verità. Io sono la Luce del mondo e chi segue me non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». Senza queste soprannaturali prerogative da attingere dallo Spirito Santo di Dio, non solo si rimane ciechi, ma ancor peggio, si rischia di cadere nell’assurdo di voler vedere la pagliuzza nell’occhio del fratello e non accorgersi della trave che oscura la nostra vista. Qualche pessimista ha detto e scritto che oggi viviamo in un mondo di maleducati. E se ciò è vero dobbiamo concludere che i nostri ragazzi, i nostri giovani sono vittime di guide cieche. Se poi dovessimo costatare che ciò avvenga anche nell’ambito religioso vuol dire che quella stessa cecità ha contaminato anche i maestri della fede. speriamo che non sia così. Lo Spirito Santo ci illumini.

Per un confronto personale
• Pagliuzza e trave nell’occhio. Come sono i miei rapporti con gli altri in casa ed in famiglia, nel lavoro e con i colleghi, in comunità e con i fratelli e sorelle?
• Maestro e discepolo. Come sono discepolo/a di Gesù?

6 commenti:

  1. Chi non vuol servire la carità, sarà inevitabilmente servo dell'iniquità.
    S. Agostino

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  2. Non protestare per l'abbandono di Dio nella tua vita! Dio è fedele. Non t'abbandonerà mai, ha posto infatti in te la sua dimora. Se i rami di un albero nascondono i raggi del sole non significa che il sole si sia spento. Osserva meglio e vedrai che il sole tornerà a splendere appena scuoti le prime foglie.
    Sergio Jeremia de Souza

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  3. Dio ci ha fatti alleanza. È per tutti che ciascuno riceve la fede. Una volta che la Parola di Dio è incarnata in noi, non abbiamo il diritto di conservarla per noi: noi apparteniamo, da quel momento, a coloro che l’attendono.
    Madeleine Delbrêl

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  4. La certezza di essere abitato da Dio, da Lui sorretto, aiutato, rinvigorito non è forse motivo di gioia profonda, insostituibile?
    Anonimo

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  5. Quando la forza di Dio è da noi rifiutata o trascurata, oscilliamo tra due posizioni: un po' in senso di bonaria comprensione per tutto e un po' in senso moralistico-deplorativo. Spesso ci manca lo sguardo che sappia vedere il male dell'uomo, ma con misericordia.
    Carlo Maria Martini

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  6. Alcuni, mentre si affannano ad eccellere sui fratelli, mai si sottomettono. Mossi dalla superbia, mentre bramano ammaestrare gli altri, né apprendono per sé, né meritano di fare quelle cose che appartengono a Dio e sono da farsi. A costoro è opportuno applicare la sentenza del nostro Salvatore, secondo la quale è inevitabile che dei ciechi divenuti guide di altri ciechi, finiscano insieme in un fossato
    Giovanni Cassiano

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