.

.

La Vera Vite

Spirito Santo

Spirito Santo
vieni...

Corpus Domini

Corpus Domini

Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

venerdì 3 settembre 2010

Riflessioni...Risonanze...scorriamo la XXII Settimana del Tempo Ordinario

Venerdì - San Gregorio Magno Lc 5,33-39
Il digiuno e lo sposo.
Il Signore Gesù con la sua venuta tra noi e con l’annuncio del suo vangelo instaura il suo Regno tra noi. È un annuncio di novità e di gioia perché si sta attuando un piano di liberazione e di salvezza, disegnato da Dio stesso. Egli viene a sciogliere i lacci del peccato, viene a liberare gli oppressi, viene a ridare la libertà ai prigionieri, viene a stabilire con tutti noi un nuovo patto di alleanza, basato non più sulla costrizione e sulla paura, ma solo sull’amore. Per questo Gesù si paragona ad uno sposo, innamorato dell’umanità, con cui vuole celebrare le sue nozze. È tempo di gaudio e di gioia perciò e non di digiuno e di penitenza. Tutti sono invitati alle nozze di Cristo. «Potete far digiunare gli invitati a nozze, mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni in cui lo sposo sarà portato via da loro; allora, in quei giorni, digiuneranno». Intravediamo in queste parole sia la natura della missione di Cristo, sia ancora un preannuncio della sua e nostra risurrezione. La stessa sua presenza è però già motivo di gaudio: egli è per tutti la garanzia vivente del ritorno a Dio, egli stesso è il Dio con noi, in lui si stanno adempiendo tutte le promesse. Già il profeta Isaia aveva predetto questa novità e questi momenti: «Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio! Non temete; ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi». Solo coloro che hanno sperimentato le più dure schiavitù e le più estenuanti prigionie sonno descrivere la gioia della riconquistata libertà. È davvero la riscoperta di un mondo nuovo, di tante realtà che sembravano scomparse per sempre, di affetti che sembravano perduti e poi riconquistati con una più forte intensità. L’azione salifica di Cristo è una liberazione totale, è per noi una vera rinascita con una dignità nuova, quella di figli di Dio. Ancora oggi, quando scopriamo e sappiamo vivere i motivi profondi della gioia cristiana, scompaiono per noi i motivi del lutto e del digiuno e ci è dato di rallegrarci nel Signore. Non è poi difficile scoprire le cause del nostro lutto e delle nostre più profonde tristezze: ci manca lo sposo e non siamo tra gli invitati alle nozze; abbiamo anche noi accampato qualche scusa per non aderire all’invito.
Per un confronto personale
• Quali sono i conflitti attorno alle pratiche religiose che oggi recano sofferenza alle persone e sono motivo di molta discussione e polemica? Qual’è l’immagine di Dio soggiacente a tutti questi preconcetti, norme e proibizioni?
• Come capire oggi la frase di Gesù: “Non mettere toppa nuova su un vestito vecchio”? Qual è il messaggio che puoi estrarre da questo per la tua vita e per la vita della tua comunità?

8 commenti:

  1. Giudica te stesso, allora cesserai di giudicare gli altri.
    S. Serafino di Sarov

    RispondiElimina
  2. I cristiani devono favorire con le loro azioni e le loro parole l’emergere di quell’immagine di Dio che ogni essere umano porta in sè.
    Enzo Bianchi

    RispondiElimina
  3. In ogni cosa e sempre, più rettitudine di intenzione, più esattezza, più puntualità, più generosità nel servizio del Signore e allora sarai quale il Signore vuole che tu sia.
    Padre Pio

    RispondiElimina
  4. Se cerchi Dio nei cieli, si trova là, nei pensieri degli angeli; se lo cerchi sulla terra si trova anche qui, nel cuore degli uomini.
    Pseudo Macario

    RispondiElimina
  5. Dobbiamo essere "città nuova", pietre viventi di questa costruzione, investiti come non mai della missione planetaria di annunciare la pace al nostro mondo frantumato, e farlo diventare "cosmo", cioè bellezza.
    Antonio Bello

    RispondiElimina
  6. Il giudicare è una colpa in cui cadono molti uomini. Non si accorgono che così facendo attirano sul loro capo, oltre a quanto già meritano per i loro delitti, un fuoco ancor più intenso, e che, giudicando gli altri in tal modo, privano se stessi di ogni scusa e attenuante. Tu infatti, avendo così giudicato il prossimo, hai per primo stabilito la norma secondo la quale deve essere esaminato con rigore il tuo comportamento. Non lamentarti, quindi, se un giorno riceverai il trattamento che tu stesso ti sei procurato.
    S. Giovanni Crisostomo

    RispondiElimina
  7. Non posso più vivere nella falsità, o nel narcisismo spinto all'eccesso, o anche nell'orgoglio. Faccio l'esperienza che lo sguardo del Padre, invece di limitarsi a smascherare le ipocrisie, cosa che sarebbe fonte di timore, esprime anzitutto una misericordia infinita e mi risospinge così verso un movimento d'amore sempre più grande.
    Xavier Thévenot

    RispondiElimina
  8. Tu o Cristo, sei simile a tuo Padre e Tu somigli a tua Madre. Somigli al Padre per potenza, per essenza, per natura e per potestà. Somigli a Maria che ti ha partorito. E' per mezzo suo che splendi tra noi, in figura umana.
    Efrem il Siro

    RispondiElimina