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La Vera Vite

Spirito Santo

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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

giovedì 29 ottobre 2009

Riflessioni...risonanze - (scorriamo la XXX Settimana del tempo ordinario)

Giovedì – Lc 13,31-35
Il linguaggio di Gesù, secondo lo stilo proprio orientaleggiante, è spesso permeato di sottili allegorie, non sempre di immediata comprensione per noi non assuefatti a quello stile. Erode, che sta tramando contro di lui, viene definita una volpe per designare la sua astuzia malvagia. Dichiara poi che egli, nonostante le minacce e il reale pericolo deve compiere la sua missione ed ha bisogno di tre giorni. Anche qui il Signore sottintende quanto avverrà dopo la sua morte; egli risorgerà dopo tre giorni. E' il tempo che intercorre tra la morte e la vita. Egli sta compiendo miracoli e prodigi che anticipano quell'evento. Non dimentico però del clima ostile che deve respirare nella città santa, Gerusalemme, Gesù ci fa ascoltare il suo lamento accorato nei confronti di quella città e dei suoi abitanti: «Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa vi viene lasciata deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più fino al tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!». C'è un contrasto terribile tra le cure riservate a quella città e l'ingratitudine e la violenza con cui hanno risposto agli inviati dal Signore. È sempre grave il peccato in ogni sua forma, ma quello dell'ingratitudine ad un amore di predilezione è sicuramente particolarmente doloroso. È il peccato dei prediletti, di un popolo e di una città, che solo per scelta divina dovevano brillare di luce e di grazia e avrebbero dovuto accogliere l'Atteso delle genti come il dono più grande che si potesse desiderare. Invece anche dinanzi al Figlio di Dio continua l'ostilità e già sono in atto trame di morte. Siamo invitati ad un attento esame di coscienza per non cadere nel tremendo errore di ricambiare con l'ingratitudine l'infinito amore che è stato riversato nei nostri cuori. (Monaci Benedettini Silvestrini?

3 commenti:

  1. La via nella quale noi troviamo la nostra salvezza è Gesù Cristo, il sommo sacerdote delle nostre offerte, il nostro protettore, l'aiuto per la nostra debolezza. Per lui noi fissiamo lo sguardo nell'alto dei cieli: per lui contempliamo, come in uno specchio, la sembianza immacolata e sublime di Dio; per lui si sono aperti gli occhi del nostro essere; per lui la nostra intelligenza, prima ottusa e ottenebrata, rifiorisce alla sua luce mirabile.
    S. Clemente

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  2. Dobbiamo gettare via le opere delle tenebre e rivestirci delle armi della luce e poi fare del bene, del bene a tutti senza distinzione di classe e di parte, fare del bene sempre sino al sacrificio di noi stessi. Solo allora risplenderanno sulla nostra Patria e sul mondo i giorni migliori.
    S.Luigi Orione

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  3. Quante volte molti desiderano farsi santi, ma non sanno come imbroccare la strada. Ecco una via alla santità buona per tutti. La volontà di Dio nel presente.
    Chiara Lubich

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