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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

giovedì 20 agosto 2009

Riflessioni...risonanze - (scorriamo la XX Settimana del tempo ordinario) - San Bernardo di Chiaravalle

Giovedì- San Bernardo- Mt 22,1-14
Le esigenze dell’alleanza nuova – Dio invita gli uomini alle nozze del suo Figlio. I primi inviatati della parabola rappresentano il giudaismo ufficiale: costoro declinano l’invito, e l’evangelista vede nella distruzione di Gerusalemme il castigo per il loro rifiuto. L’invito è rivolto quindi a tutti gli uomini. Ma non basta entrare a far parte del popolo della nuova alleanza: bisogna adeguare la propria vita alle esigenze evangeliche, simboleggiate dall’abito nuziale. (cfr. Messalino EDB)
Il banchetto e l'abito nuziale.
Nasce dal un bisogno irrefrenabile di comunione da parte di Dio nei nostri confronti l'invito al suo banchetto. Vuole renderci partecipe dei suo beni, ci vuole come suoi commensali. Per questo ci ha fatto somiglianti a se con un innato desiderio di essere sfamati e dissetati nel corpo e nello spirito. Il nostro primo peccato e tutti quelli che ne sono seguiti hanno la stessa radice e la stessa origine: abbiamo scelto noi il banchetto a cui sederci e mangiare e ne siamo rimasti avvelenati dentro. È iniziata immediatamente l'opera risanatrice di Dio: ci ha invitati di nuovo alla mensa della sua parola, ha ripreso il dialogo con noi. Poi il banchetto di nozze! Il Figlio di Dio che sposa la nostra umanità, s'incarna, si dona, s'immola, diventa cibo e bevanda di salvezza per noi. È un banchetto di festa per un ritorno alla casa del Padre perché eravamo perduti e morti e siamo tornati in vita. Ci è stato dato un abito nuovo, un abito nuziale dal giorno del nostro battesimo ed abbiamo assunto l'impegno di conservare limpido quell'abito e di non smetterlo mai. È la veste candida che ci rende degni del banchetto e ci autorizza ad entrare nell'intimità di Dio. Dobbiamo stare desti perché l'invito non ci colga distratti e distolti, senz'abito o impegnati nelle nostre cose e diretti a banchetti non salutari o addirittura venefici. È un assurdo, ma ci può capitare di rifiutare l'invito del Signore perché impegnati nelle nostre vicende quotidiane, magari a bramare le carrube. "Ho paura del Signore che passa!" – solleva ripetersi Sant'Agostino. Costatiamo che il mondo è pieno di affamati, che dissertano però la mensa del Signore. Nelle scorsa settimana il Signore ci ha parlato a lungo del pane di vita. Ci ha ripetuto che non mangia di quel pane e non beve quel sangue non ha la vita. Il festeggiato si fa pane per noi, è Lui ha nutrirci di sé. Siamo noi a godere di quel germe di immortalità che solo al banchetto divino possiamo trovare. Il banchetto è ora la nostra Messa, quella cena eterna che ad ogni festa si ripete. Sono ancora pochi a rispondere all'invito e ancora tantissimi gli affamati di Dio. Padri Benedettini Silvestrini

4 commenti:

  1. Patronato: Apicoltori


    Etimologia: Bernardo = ardito come orso, dal tedesco


    Emblema: Bastone pastorale, Libro

    Martirologio Romano: Memoria di san Bernardo, abate e dottore della Chiesa, che entrato insieme a trenta compagni nel nuovo monastero di Cîteaux e divenuto poi fondatore e primo abate del monastero di Chiaravalle, diresse sapientemente con la vita, la dottrina e l’esempio i monaci sulla via dei precetti di Dio; percorse l’Europa per ristabilirvi la pace e l’unità e illuminò tutta la Chiesa con i suoi scritti e le sue ardenti esortazioni, finché nel territorio di Langres in Francia riposò nel Signore.

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  2. Ma costoro non si curarono dell'invito e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari (Mt 22,5)

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  3. Distaccare il nostro desiderio da tutti i beni e attendere. L'esperienza prova che questa attesa viene colmata. Si trova allora il bene assoluto. (S. Wail)

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  4. Certamente non entreremo nel Regno dei cieli, se il nostro essere cristiani corrisponde solamente all'essere iscritti nel registro della nostra Parrocchia nell'elenco dei battezzati, nell'elenco di coloro che hanno ricevuto la Cresima , contratto o meno matrimonio e nell'elenco di coloro che sono stati chiamati ad altra vita!...Dobbiamo indossaare "l'abito delle nozze" cioè vivere e/o cercare con impegno di "vivere" la Parola di Gesù. Stiamo attenti...purtroppo il corri.. corri..dei nostri tempi potrebbe distrarci molto, ..attenti dunque...

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