Martedì – Santa Chiara - Mt 18,1-5.10.12-14
Dio ama i piccoli – A coloro che hanno un ruolo di responsabilità nella chiesa, Gesù dà una lezione fondamentale a proposito del rispetto dei piccoli. Ogni uomo anche se è disprezzato dai suoi simili, anche se è peccatore, è degno di rispetto, perché Dio vuole salvarlo e farlo entrare nel suo regno (cfr. Messalino EDB)
Facciamoci da parte!Benché Mosé non prenderà possesso del paese di Canaan, "non passerà il Giordano" (cf v. 2), il Signore continuerà a guidare il suo popolo. È davvero grande la figura di Mosé, che sa mettersi da parte e non rivendica diritti, ma si mostra come servo fedele e mite completamente sottomesso alla volontà di Dio. Ed ha anche tanto da insegnare, soprattutto a quanti tra noi credono di fare sempre imprese grandi, di essere insostituibili, di avere capacità carismatiche di guida e di governo e soprattutto di "direzione di coscienza". E se provassero a leggere con verità questo brano? Non che il testo evangelico sia meno impegnativo! Anzi, ciò che il brano di Matteo chiede è proprio l'opposto di quanto tali individui operano. C'è la richiesta di farsi come bambini, in quell'atteggiamento cioè di fiducia e di abbandono che essi hanno nei confronti dei genitori: abbandonarsi nelle mani di un altro ha come conditio sine qua non che non si sia autosufficienti e pieni di sé, che non si sia a tal punto orgogliosi da camminare come se il mondo fosse ai propri piedi. Certo, è un percorso lungo e faticoso, irto di ostacoli dati dal nostro amor proprio, ma è l'unica strada che conduce alla liberazione dalla schiavitù delle nostre passioni e all'approdo nella terra del nostro vero io. È solo facendoci da parte che scopriremo di avere vere qualità in noi stessi e di poter essere portatori di Dio e non della nostra stupida boria. (Monaci Benedettini Silvestrini)
Dio ama i piccoli – A coloro che hanno un ruolo di responsabilità nella chiesa, Gesù dà una lezione fondamentale a proposito del rispetto dei piccoli. Ogni uomo anche se è disprezzato dai suoi simili, anche se è peccatore, è degno di rispetto, perché Dio vuole salvarlo e farlo entrare nel suo regno (cfr. Messalino EDB)
Facciamoci da parte!Benché Mosé non prenderà possesso del paese di Canaan, "non passerà il Giordano" (cf v. 2), il Signore continuerà a guidare il suo popolo. È davvero grande la figura di Mosé, che sa mettersi da parte e non rivendica diritti, ma si mostra come servo fedele e mite completamente sottomesso alla volontà di Dio. Ed ha anche tanto da insegnare, soprattutto a quanti tra noi credono di fare sempre imprese grandi, di essere insostituibili, di avere capacità carismatiche di guida e di governo e soprattutto di "direzione di coscienza". E se provassero a leggere con verità questo brano? Non che il testo evangelico sia meno impegnativo! Anzi, ciò che il brano di Matteo chiede è proprio l'opposto di quanto tali individui operano. C'è la richiesta di farsi come bambini, in quell'atteggiamento cioè di fiducia e di abbandono che essi hanno nei confronti dei genitori: abbandonarsi nelle mani di un altro ha come conditio sine qua non che non si sia autosufficienti e pieni di sé, che non si sia a tal punto orgogliosi da camminare come se il mondo fosse ai propri piedi. Certo, è un percorso lungo e faticoso, irto di ostacoli dati dal nostro amor proprio, ma è l'unica strada che conduce alla liberazione dalla schiavitù delle nostre passioni e all'approdo nella terra del nostro vero io. È solo facendoci da parte che scopriremo di avere vere qualità in noi stessi e di poter essere portatori di Dio e non della nostra stupida boria. (Monaci Benedettini Silvestrini)
Martirologio Romano: Memoria di santa Chiara, vergine, che, primo virgulto delle Povere Signore dell’Ordine dei Minori, seguì san Francesco, conducendo ad Assisi in Umbria una vita aspra, ma ricca di opere di carità e di pietà; insigne amante della povertà, da essa mai, neppure nell’estrema indigenza e infermità, permise di essere separata.
RispondiEliminaProtettrice della televisione
Chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli (Mt. 18,4)
RispondiEliminaRimanere piccoli significa riconoscere il proprio nulla e attendere tutto dal buon Dio, come un bambino attende tutto da suo padre (S.Teresa di Lisieux)
RispondiEliminaIn questi tempi in cui la cosa più importante sembra essere la mania di protagonismo è molto difficile mettersi da parte. Prego il Signore di concedermi questo grande dono
RispondiEliminaCondivido pienamente! Mi associo alla preghiera
RispondiEliminaè un dono importante, che va acquisito e curato. Grazie Michy