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La Vera Vite

Spirito Santo

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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

mercoledì 12 agosto 2009

Riflessioni...risonanze - (scorriamo la XIX Settimana del tempo ordinario)

Mercoledì -- Mt 18,15-20
La chiesa è una comunità di fratelli -- I membri della chiesa devono essere fratelli, uniti dall’amore del medesimo Padre e capaci di dialogare con franchezza fra di loro. Rifiutare il dialogo significa rifiutare di lasciarsi correggere dai fratelli ed escludersi dalla comunità. Quest’ultima deve riunirsi anche per dialogare nella preghiera col Padre, in unione col Figlio che è presente in essa. (cfr. Messalino EDB)
La correzione fraterna e la gioia di «sciogliere».Sgorga dal comandamento dell’amore il dovere di correggere il fratello. Molti per dovere e per missione debbono assolvere a tale compito perché maestri, educatori e comunque impegnati nell’insegnamento. La chiesa tutta, sin dalle origini, per comando dello stesso Cristo, ha ricevuto il mandato di andare di annunciare e di testimoniare le verità rivelate. Così il Regno di Dio si sta estendendo sino agli estremi confini della terra. Nella vita quotidiana sperimentiamo continuamente debolezze ed errori; ciò è insito nella nostra fragile natura umana. Come è importante e salutare allora che ogni volta ci sia accanto a noi un fratello che pieno di amore intervenga a darci la salutare correzione! Occorre però da ambo le parti, in chi corregge e in chi riceve l’ammonizione, la bella virtù dell’umiltà, che ci consente di dare e di accogliere quanto viene suggerito nel modo migliore. Invocare la libertà dell’individuo per esimersi dal correggere o dal ricevere la correzione è un gravissimo errore che induce al lassismo e a gravi mancanze di carità cristiana. È intimamente legata alla correzione fraterna la legge del perdono, la capacità di sciogliere i lacci del male, i desideri di vendetta e le barriere dell’odio. Senza questa virtù dovremmo rassegnarci a vivere in continua tensione, in incessanti conflitti famigliari e di ben più ampie proporzioni, come frequentemente accade. Dovremmo essere per vocazione e per grazia, costruttori di pace perché datori di perdono. Non dovremmo mai dimenticare che Cristo si è incarnato, ha accettato la passione e la morte proprio per garantirci il perdono, per scioglierci dai lacci del male e garantirci la risurrezione finale. (Monaci Benedettini Silvestrini)

3 commenti:

  1. Martirologio Romano: Santa Giovanna Francesca Frémiot de Chantal, religiosa: dal suo matrimonio cristiano ebbe sei figli, che educò alla pietà; rimasta vedova, percorse alacremente sotto la guida di san Francesco di Sales la via della perfezione, dedicandosi alle opere di carità soprattutto verso i poveri e i malati; diede inizio all’Ordine della Visitazione di Santa Maria, che diresse pure con saggezza. Il suo transito avvenuto a Moulins sulle rive dell’Allier vicino a Nevers in Francia ricorre il 13 dicembre.
    (13 dicembre: Nel monastero della Visitazione a Moulins in Francia, anniversario della morte di santa Giovanna Francesca Frémiot de Chantal, la cui memoria si celebra il 12 agosto).

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  2. Se il tuo fratello commette una colpa, và e ammoniscilo fra te e lui solo (Mt.18,15)

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  3. Ci sono due specie di correzione. La prima è un'atto di carità, tendente a riportare sulla buona strada un fratello che è caduto in qualche colpa, per mezzo di una semplice ammonizione. Questa correzione può essere esercitata da chiunque sia animato dalla carità, indipendentemente dal fatto che sia superiore o inferiore. La seconda è un'atto di giustizia in vista del bene comune. Questa correzione spetta soltanto ai superiori. (Tommaso d'Aquino)

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